Salta la seduta del Consiglio Regionale dell’Umbria ieri, 28novembre: tutto aggiornato alla prossima settimana per mancanza di numero legale. A creare scompiglio in aula, in particolare tra le fila dell’opposizione, è stata l’assenza, per impegni istituzionali, assessori Bartolini, Cecchini e Paparelli (il vice presidente era ad esempio impegnato a Roma per il tavolo al Mise per Novelli). I lavori sono stati sospesi, dopo una serie di interventi, di maggioranza e opposizione, che miravano a stigmatizzare l’assenza dei componenti della Giunta regionale, rappresentata soltanto dall’assessore alla sanità, Luca Barberini. Ciò non avrebbe consentito lo svolgimento delle interrogazioni “question time”, che prevedono la risposta in Aula da parte dei componenti dell’Esecutivo regionale. Anche le mozioni previste a seguire riguardavano argomenti i cui assessori competenti non risultavano presenti. Il tutto si è alla fine risolto con i consiglieri di opposizione che hanno abbandonato l’aula.
Dopo la sospensione della seduta a Palazzo Cesaroni, gli esponenti consiliari dei gruppi Ricci presidente, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega nord e Forza Italia hanno convocato una conferenza stampa per spiegare il motivo dell’abbandono dei lavori. I consiglieri di opposizione hanno criticato la Giunta regionale per le assenze, che avrebbero impedito la discussione di atti di indirizzo e interrogazioni da loro predisposti, limitandone così le prerogative. Annunciando l’intenzione di non garantire più, con la propria presenza, la permanenza del numero legale nell’Assemblea legislativa, Ricci, Liberati, Squarta, Fiorini, Nevi, Carbonari e Mancini hanno parlato di “mancanza di rispetto verso l’Assemblea”, “mancanza di senso delle istituzioni della maggioranza”, “assenze scandalose”, “maggioranza spaccata” e “limitazione delle prerogative dei consiglieri”.
A tali affermazioni ha risposto il consigliere di maggioranza Giacomo Leonelli (Pd): “non possiamo accettare la strumentalizzazione posta in atto da un’opposizione che oggi grida allo scandalo, quando la mancanza del numero legale dopo un paio d’ore di lavoro è di fatto prassi sistematica in alcuni Comuni che essa governa, come Perugia”. Aggiunge che “la mancanza del numero legale in Aula causata dall’assenza degli assessori non è stato un bel segnale verso l’Assemblea e verso la comunità umbra. Sicuramente – prosegue Leonelli – il momento straordinario che la nostra terra sta attraversando, legato in particolare all’emergenza terremoto, porta i membri della Giunta ad avere molti più impegni istituzionali e tavoli di discussione per l’impostazione della ricostruzione, ma occorre anche valorizzare il ruolo dell’Aula, facendo in modo di non paralizzare l’attività legislativa, di indirizzo e di controllo dell’Assemblea. Anche la maggioranza – ribadisce Leonelli – non può che stigmatizzare la giornata non edificante di oggi, con l’auspicio che non si ripeta e che tutte le riflessioni e accorgimenti del caso siano messi in campo”.
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