Affollata assemblea venerdì sera per informare di tutte le problematiche inerenti il progettato impianto biodigestore anaerobico a Casone di Foligno. A promuovere l’incontro sono stati il comitato Ina-Casa Sassovivo, il Comitato Legalità e Salute di Sant’Eraclio e il comitato spontaneo volontario No Biodigestore a Casone.
“Vogliamo riportare – spiegano i fondatori del comitato – alcuni punti che suscitano sgomento, preoccupazione tra la popolazione residente nella frazione di Sterpete e frazioni limitrofe come Sant’Eraclio, Tenne, Trevi nord. Costruire in una zona fortemente compromessa dagli impianti esistenti: smaltimento rifiuti indifferenziati, conferimento FOU, depurazione acque; aggiungere un impianto superiore al doppio delle esigenze dell’ATI 3 è una scelta che la gente del luogo non accetta. La popolazione vede in prospettiva un peggioramento della qualità della vita, in termini di:
・ aria che si respira,
・ una possibile ulteriore contaminazione delle acque di falda,
・ una concentrazione di micro-particelle tossiche per la salute,
・ una possibile contaminazione dei terreni dovuta agli agenti patogeni ancora presenti nel digestato.
La proccupazione è evidente, palpabile visibile. Se si aggiunge una svalutazione del patrimonio immobiliare, il danno è completo. Tutti questi elementi messi insieme non giocano in favore di un ambiente permeato per vivere. Gli impianti esistenti e quelli progettati sono troppo a ridosso dei centri abitati. Il Comitato No Biodigestore a Casone fa proprie le preoccupazioni della popolazione che chiedono la non creazione dell’impianto e metterà in campo ogni forma di lotta democratica. Invitiamo coloro che hanno responsabilità di governo del territorio e di gestione dell’ambiente e della salute, al primo cittadino di Foligno, di riflettere, di ascoltare la voce dei cittadini, che chiedono a gran voce: No al Biodigestore a Casone di Foligno. Sollecitiamo le forze politiche, partiti, movimenti, al sostegno dell’ azione che svilupperà il Comitato di concerto con altri Comitati. Il Comitato No Biodigestore a Casone sostiene la raccolta differenziata che raggiunga e superi il traguardo stabilito per legge del 65% e che incentivi dove è possibile il compostaggio domestico con la rivalutazione del compostaggio aerobico, il quale (al contrario del processo anaerobico) non gode di nessun tipo di beneficio economico”.