Il Partito Democratico di Spoleto, con una nota a firma del Gruppo Consiliare, mette il dito nella piaga della recente sentenza del Tar Umbria con la quale si ordina la demolizione di manufatti realizzati in difformità di legge, relativi agli impianti sportivi di Montarello. Con un taglio giuridico, il Pd argomenta la serie di errori e mancanze, oltre che di presunte false promesse, dei politici coinvolti nell’affaire impianti. Colpa primaria sembra essere, ai consiglieri del Gruppo Pd, quella di aver costruito sulla questione una intera campagna elettorale da parte dell’attuale assessore Gianmarco Profili e della Vicesindaco Maria Elena Bececco. Che la vicenda non sia di facile interpretazione, stante comunque il pronunciamento del Tar, è ormai chiaro ai più. Indubbiamente la parte emersa dell’iceberg è quella che colpisce maggiormente gli occhi dell’osservatore comune. Ma una attenta ricognizione sui fatti e sulle azioni che hanno portato nel tempo ad un simile stato di fatto sarebbe auspicabile, perchè l’origine delle cose risale al lontano 1968 e di acque, e amministrazioni, sotto i ponti ne sono passate davvero molte e senza che causassero rischio idrogeologico, metaforicamente e non. Queste colonne seguono da tempo l’avvicendarsi dei colpi di scena sugli impianti di Montarello e nei nostri archivi si possono trovare molti articoli sui soggetti protagonisti della storia, siano essi politici o no (CLICCA QUI per i primi pronunciamenti del 2014).
Ma a farne le spese ora il Pd chiama sul banco degli imputati, curiosamente, il solo Assessore Profili del quale si richiedono le dimissioni, nonostante la chiamata di “correo” della Vicesindaco Bececco, entrambi coinvolti con il Circolo Tennis Montarello. Che sia una nuova strategia comunicativa del Pd per seminare zizzania tra i due amministratori? Aldilà della battuta, resta il fatto che Gianmarco Profili in precedenza aveva ricoperto incarichi dirigenziali al Circolo Tennis Montarello, così come la Bececco, proprio negli anni in cui si realizzò uno dei manufatti in discussione. E siccome politicamente un colpo al cerchio e uno alla botte ci stanno sempre bene, non manca una stoccatina all’amministrazione Cardarelli. Con un nuovo approccio redazionale, molto meno giuridico e più barricadero, il Pd parla di “bugie” e “consenso e buona fede degli elettori” carpiti, motivo per cui la coalizione di maggioranza avrebbe potuto conquistare il palazzo comunale alle ultime elezioni. Insomma dal tennis si finisce alla mischia da rugby e senza tanti salamelecchi, mescolando un pò gli argomenti in discussione e trasformando la questione giuridica in una discussione tutta politica. Nel frattempo rimane sul tappeto l’ordine di demolizione. Ma a Spoleto, ultimamente, demolire non fa quasi più notizia.
Di seguito la nota integrale del Pd:
Le promesse dell’assessore Gianmarco Profili e del vice sindaco Maria Elena Bececco in campagna elettorale sono state “mantenute”?. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che il Tar dell’Umbria, con due sentenze omologhe, ha ribadito che i fabbricati e gli altri manufatti realizzati senza le necessarie autorizzazioni amministrative sull’area dell’Agenzia del Demanio, peraltro sottoposta a vincoli ambientali, paesaggistici ed idrogeologici, tra cui un campo da tennis realizzato nel 2008 dal Circolo Tennis Montarello, del quale l’assessore stesso era vice presidente e il vice sindaco dirigente, vanno demoliti. Assessore e vice sindaco, che su questa promessa avevano costruito una fetta di consenso elettorale, di fatto sono stati smentiti non una bensì due volte: la prima dalla stessa giunta di cui fanno parte, visto che nell’aprile di quest’anno il Comune ha opposto il diniego avverso la richiesta di concessione in sanatoria presentata dal Circolo Tennis Montarello e dall’Asd Ruzzolone Spoleto. La seconda dai giudici amministrativi, che hanno ritenuto improcedibile “ex tunc” il ricorso introduttivo presentato dai legali delle due società sportive, in quanto, come si legge nella sentenza, “ è sopravvenuto il difetto di interesse, poiché a seguito dell’istanza di sanatoria, l’ordinanza di demolizione deve essere sostituita dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio”. Insomma, è l’ennesima dimostrazione di come questa giunta sia “campione” nel dire e promettere quanto poi nei fatti smentisce.
Pervadendo di bugie l’opinione pubblica, Cardarelli e la sua amministrazione hanno carpito il consenso e la buona fede degli elettori che li hanno portati ad amministrare. Salvo poi, in questa come in altre occasioni, essere clamorosamente smentiti. E’ l’ennesima dimostrazione del pressapochismo e disarmante dilettantismo di questa giunta, in particolare dell’assessore Gianmarco Profili, che dalla vicenda della riorganizzazione della macchina comunale in poi ha inanellato una brutta figura dietro l’altra. Da qui, il gruppo consiliare del Pd ribadisce al sindaco Cardarelli la richiesta di dimissioni dell’assessore, che si conferma non all’altezza del delicato ed impegnativo ruolo di cui è stato investito.
Il Gruppo Consiliare del Pd