Tumore alla prostata, a Perugia primo trattamento con radiofarmaco - Tuttoggi.info

Tumore alla prostata, a Perugia primo trattamento con radiofarmaco

Redazione

Tumore alla prostata, a Perugia primo trattamento con radiofarmaco

La soddisfazione del Dottor Dottorini, “intervento che migliora la qualità della vita“
Gio, 31/12/2015 - 12:04

Condividi su:


A Perugia c’è una nuova frontiera per il trattamento del tumore alla prostata: per la prima volta in Umbria è stato effettuato un trattamento con un radiofarmaco osteotropo marcato con radio-223, presso la degenza protetta della S.C. Medicina Nucleare diretta dal Dottoe Massimo Eugenio Dottorini, su un paziente umbro di 70 anni affetto da carcinoma della prostata metastatico refrattario ad altre terapie. Il centro dell’Azienda Ospedaliera di Perugia è tra i più qualificati in Italia, dove casi analoghi di trattamento sono stati fino ad ora sporadici. L’indicazione all’effettuazione di questo innovativo trattamento è scaturita da un’ampia discussione del caso clinico del paziente in cura presso la struttura complessa di Oncologia diretta dal prof. Lucio Crinò, effettuata dal gruppo multidisciplinare composto da più specialisti (medici nucleari, oncologi, urologi, radioterapisti).  Il trattamento ha coinvolto oltre al personale medico, infermieristico e tecnico della struttura complessa di  Medicina Nucleare, i fisici e tecnici della struttura di  Fisica Sanitaria, diretta dal Dr.  Roberto Tarducci, per gli aspetti dosimetrici, radioprotezionistici e di calibrazione degli strumenti di misura. La procedura medico-nucleare non ha dato luogo ad alcun effetto collaterale precoce ed il paziente è stato dimesso dopo poche ore dalla terapia.

Il radio-223 presenta caratteristiche fisiche di emissione differenti dal radio-226, ben noto al largo pubblico per la scoperta  fatta da  Marie  Curie e Pierre Curie nel 1898 e che fruttò alla stessa il premio Nobel per la chimica nel 1911– sottolinea il Dr. Massimo Eugenio Dottorini con l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia-. L’emissione alfa consente di impartire una elevata concentrazione di dose in uno spazio limitato, con il risultato di una notevole  efficacia a livello delle cellule neoplastiche e di modesti effetti indesiderati, in particolare a carico del midollo emopoietico. Gli studi registrativi del radiofarmaco  hanno evidenziato un significativo impatto  del trattamento sulla sopravvivenza, oltre che sul trattamento del dolore, con effetti indesiderati nettamente inferiori rispetto ai trattamenti convenzionali”.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

    L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


      trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

      "Innovare
      è inventare il domani
      con quello che abbiamo oggi"

      Grazie per il tuo interesse.
      A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!