“Un evento condiviso ed epocale finito anche sulle pagine del New York Times“. Così il presidente della Fondazione Albizzini – Collezione Burri Bruno Corà ha riassunto lo straordinario successo di “The trauma of painting”, la mostra che il museo Solomon Guggenheim di New York ha dedicato ad Alberto Burri per il centenario dell’artista. Alla sede della Fondazione, per descrivere le emozioni dello straordinario appuntamento, inaugurato il 9 ottobre scorso, c’erano anche il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, il vicesindaco e assessore tifernate alla Cultura Michele Bettarelli e l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini, tutti di ritorno dal viaggio transoceanico.
Corà, oltre ad esprimere la propria soddisfazione per le mostra newyorkese, ha anche annunciato la prossima uscita del catalogo dell’esposizione, che sarà presentato il prossimo 20 e 21 novembre a Perugia, durante il convegno internazionale “Materia, Forma e Spazio nella pittura di Alberto Burri”. Il presidente ha infine comunicato che la Fondazione, domani (venerdì 17 ottobre), sarà festeggiato a Gibellina il completamento del famoso Cretto, in attesa del restauro definitivo.
Il sindaco Bacchetta, sull’onda dell’entusiasmo, ha definito l’esposizione del Guggenheim “una vetrina internazionale importantissima per tutta la città” e ha ribadito altri due importanti obiettivi, sempre relativi a Burri, da raggiungere prossimamente: il trasferimento, in Primavera, della mostra “The trauma of painting” negli ex seccatoi del tabacco a Città di Castello e l’istituzione di un nuovo “Museo della Grafica”, che diventerebbe il terzo dedicato al maestro in città.
La conferenza, dopo una prima parte “celebrativa”, si è poi inevitabilmente spostata su un argomento molto discusso negli ultimi giorni, quello riguardante il “costoso” viaggio istituzionale negli Stati Uniti che tanto ha fatto parlare i tifernati. A chiarire le cose è stato prima di tutto Bacchetta: “I cittadini possono stare tranquilli perchè le spese di viaggio, per quanto riguarda il Comune, sono state coperte interamente dalla Fondazione Burri. Lo dice pure una delibera liberamente consultabile su internet. Chi fa polemiche su queste cose, a questo punto, penso sia solo invidioso“.
“Per quanto riguarda la Regione – ha aggiunto l’assessore Cecchini – il viaggio è stato finanziato per metà direttamente dall’Ente e per l’altra metà sempre dalla Fondazione. La presenza della Regione, in un evento così importante, penso sia stato un atto dovuto. Mi stupisce la chiusura mentale e il provincialismo con cui si è affrontato un appuntamento così rilevante“.
Cora, infine, che ha raccontato la sua particolare emozione nel sentire il nome di Città di Castello pronunciato più volte con accento americano, nonostante non sia nativo della zona, ha aggiunto che un tifernate, a maggior ragione “dovrebbe guardare non il dito che punta la luna ma la luna stessa, e limitarsi quindi a godere di una così ampia risonanza raggiunta dalla propria città“.
Alla fine della conferenza la Fondazione Burri ha donato “alla città” il manifesto ufficiale della mostra, consegnato direttamente al sindaco.