Portare la vertenza Perugina sul territorio, per rendere la popolazione di Perugia e dell’Umbria pienamente consapevole della portata della sfida che è aperta. Perché è evidente a tutti che la situazione della prima fabbrica della provincia è tutt’altro che serena e il problema non può riguardare solo i lavoratori direttamente interessati, ma deve coinvolgere l’intera comunità locale. Per questo da lunedì 7 settembre un gazebo della Rsu Perugina sarà in corso Vannucci a Perugia (piazza della Repubblica) per creare un contatto diretto con la popolazione e presentare le proposte concrete che da tempo la Rsu ha avanzato, in quello che è stato definito “il piano industriale degli operai”. Proposte sulle quali i lavoratori avvieranno una raccolta firme che sarà poi estesa ad altre iniziative sul territorio.
Questa mattina (3 settembre), in fabbrica, la Rsu e i sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno incontrato i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini, per illustrare alle tre confederazioni lo stato dell’arte e chiedere un pieno coinvolgimento dei sindacati regionali nella vertenza.
I tre segretari da parte loro, accogliendo l’invito della Rsu, hanno sottolineato la necessità di costringere Nestlè a scoprire davvero le carte, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali e del governo, confrontandosi nel merito delle proposte presentate dalla Rsu. L’obiettivo condiviso è quello di evidenziare le potenzialità presenti in fabbrica (ad esempio le caramelle Rossana e i biscotti), attualmente non sfruttate appieno, per spingere così la multinazionale a chiarire le sue strategie per un rilancio di San Sisto che è assolutamente possibile.