Otto i pini domestici abbattuti nei giorni scorsi nella zona di Pontebari. L’intervento, coordinato dall’ufficio ambiente del Comune di Spoleto ed eseguito dal Consorzio di Bonificazione Umbra, si è reso necessario a causa della estrema instabilità delle alberature. Soprattutto nell’ultimo periodo, infatti, sono state molte le segnalazioni ricevute dal Comune sia dai Vigili del Fuoco, che dal Corpo Forestale circa la necessità di intervenire per assicurare l’incolumità pubblica.
“Abbiamo registrato una progressiva inclinazione delle alberature, alcune delle quali poggiavano parte del proprio peso sul guard rail, elementi questi che hanno reso inevitabile l’abbattimento – ha spiegato l’assessore all’ambiente Vincenza Campagnani – Inoltre alcuni rami, cadendo, hanno invaso in più occasioni la carreggiata in entrambi i sensi di marcia: solo l’intervento provvidenziale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale ha evitato danni alle auto o, ancor peggio, alle persone che abitualmente transitano nell’area”. L’intervento è stato quindi eseguito d’urgenza, grazie alla collaborazione del Consorzio di Bonificazione Umbra che, essendo ente preposto alla gestione del rischio idraulico nell’area interessata, è potuta intervenire su un terreno di proprietà del demanio.
“Nonostante la pericolosità della situazione, il Comune non poteva intervenire direttamente trovandosi gli alberi su un terreno demaniale – ha aggiunto la Campagnani – Ringrazio quindi il direttore del Consorzio Candia Marcucci per la disponibilità e la celerità con cui ha predisposto gli atti per procedere alla rimozione del pericolo, in stretta collaborazione sia con il nostro ufficio ambiente, sia con i vigili urbani che hanno regolato il traffico durante le operazioni di abbattimento.
Ad ottobre, grazie al progetto Greenway che il Comune sta portando avanti, provvederemo alla piantumazione di nuove alberature, quasi sicuramente in numero maggiore rispetto agli otto pini domestici abbattuti. Così come già avvenuto in passato nell’area di Pontebari, si tratterà di specie autoctone, in particolare querce, aceri e olmi già presenti lungo il percorso della pista ciclabile tra San Nicolò ed Azzano”.