Ingiurie, insulti e un pugno in un occhio che avrebbe causato danni permanenti alla vittima. Per questi fatti, presumibilmente commessi ai danni della ex nuora, è a processo un uomo residente nel comprensorio spoletino. A ripercorrerli in udienza di fronte al giudice Augusto Fornaci e al pubblico ministero Roberta Maio è stata direttamente la donna, separata dal marito col quale non intratterrebbe rapporti particolarmente distesi, e madre di tre figli, di cui ha l’affidamento esclusivo.
I fatti – Siamo nel 2008. La donna sta accompagnando in piscina i figli e nel tragitto passa di fronte all’attività commerciale dell’ex marito. I figli vedono il padre e mostrano il desiderio di fermarsi a salutarlo. Una situazione apparentemente tranquilla, almeno fino a quando – questo ha raccontato la donna al giudice – il padre dell’uomo esce allo scoperto con fare fortemente minaccioso e aggredisce la donna. Prima verbalmente, poi con un pugno in un occhio, che le avrebbe tumefatto il volto e provocato una riduzione permanente del campo visivo.
L’ex marito tra i testimoni – Il tutto mentre l’ex marito – stando alla ricostruzione della signora – sarebbe rimasto impassibile, al contrario dei figli che sarebbero scoppiati a piangere in preda al panico. Il più piccolo si sarebbe gettato in grembo alla mamma nel tentativo di difenderla, mentre la più grande avrebbe addirittura tentato di scappare, fermata solo dall’intervento del padre. Sarà proprio lui, insieme ad altri due testi della difesa – sostenuta dall’avvocato Fabio Di Giacomo del foro di Spoleto – ad accomodarsi sul banco dei testimoni in occasione della prossima udienza, prevista per fine mese.
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