Luciano Porcari, 75 anni, orvietano noto alle cronache nazionali e internazionali per episodi violenti, rapimenti e dirottamenti eclatanti era scomparso alcuni giorni fa, mancando all’appuntamento bisettimanale di obbligo di firma presso la Questura di Terni. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, l’uomo, che nel 1994 aveva ucciso l’ex convivente, Roberta Zanetti, infermiera di 27 anni, di Castel Viscardo, per questioni legate all’affidamento della figlia (affidata dal tribunale dei minori all’ex compagna in sede di separazione), era stato scarcerato solo alla fine del mese scorso ed era in stato di libertà vigilata dopo aver scontato 21 del 26 anni di pena comminatagli per l’omicidio della moglie.
Le ricerche – Sulle sue tracce si sono immediatamenti messi Carabinieri e Polizia in tutta Italia. le stesse forze dell’ordine hanno provveduto a mettere sotto protezione la figlia avuta con la Zanetti, che oggi ha 24 anni. Lo stesso Porcari avrebbe infatti chiamato i Carabinieri di Castel Viscardo dicendo di volerla rivedere.
La cattura – E’ stato rintracciato a Bolsena, Porcari, e nuovamente arrestato da Polizia e Carabinieni, poco lontano dal luogo in cui probabilmente avrebbe voluto ritrovare la giovane figlia. La cattura è avvenuta grazie ad alcune attività ‘tecniche’ delle forze con l’accusa, questa volta, di violazione degli obblighi legati alla sorveglianza speciale.
Nel passato dell’uomo si ricorda uno dei dirottamenti aerei più lunghi della storia. Porcari, nel tentativo di riportare in Italia avuti dalla prima moglie, originaria della Costa D’Avorio, aveva tenuto per quasi tre giorni in ostaggio i passeggeri e l’equipaggio di un volo civile Boeing, partito dalla Spagna, sorvolando i cieli d’Europa e dell’Africa, e atterrando in Svizzera dove venne arrestato.