Con il flash mob di sabato 29 novembre in Piazza Matteotti gli studenti del Franchetti-Salviani hanno chiesto meno spreco, meno rifiuti, un mondo di coscienze più pulite, a partire da loro stessi. L’evento organizzato con Plastic Food Project di Pierluigi Monsignori Potsy ha concluso la Settimana Europea sulla Riduzione dei Rifiuti (SERR). I ragazzi della scuola hanno rielaborato il progetto Plastic Food, dopo le lezioni tenute da Pierluigi Monsignori.
Plastic Food Project partecipa da anni alla SERR, che quest’anno si è svolta dal 22 al 30 Novembre. A Città di Castello l’evento si è svolto in collaborazione con l’Istituto Franchetti-Salviani, con patrocini autorevoli che evidenziano l’importanza della manifestazione: Ministero dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, Regione Umbria, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Comune di Città di Castello, Comunità Montana, Anter il sole in classe, Slow Food; con il sostegno di Valley Life, Easy Filter, Genesi Gruppo Editoriale.
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti mette in evidenza le buone pratiche che i cittadini degli stati membri possono attuare, per portare il loro contributo quotidiano. Il messaggio che si è voluto trasmettere, è quello di coscienze più aperte e maggiore consapevolezza. E questa passa per le nuove generazioni. Ragazzi che non vogliono gettare il loro futuro nel cestino dell’indifferenziata.
Entusiasmo per le performances dei ragazzi, che hanno dimostrato grande impegno nel ritrasmettere le linee fondamentali del progetto non solo ai loro coetanei, ma anche alla cittadinanza adulta presente. Tantissime le persone curiose che si sono fermate per dare il loro appoggio morale: giovani, coppie e bambini, anziani e commercianti del centro storico. Bellissima la spontaneità con la quale la piazza ha partecipato. Insomma tutti d’accordo con i ragazzi. Finalmente un modo diverso di vivere la piazza, con allegria, danza e musica, sempre nel rispetto degli altri.
La riduzione dei rifiuti non deve essere una tematica della quale parlare o discutere, ma deve essere il vivere quotidiano. Siamo ciò che mangiamo? I ragazzi, sabato in piazza, hanno messo in evidenza che siamo ciò che gettiamo!