Questo è stato l’annuncio che lo speaker ufficiale della manifestazione “ CRAZY HORSES”, che si è svolta, con la organizzazione di Tim Woolgar della Londn Chessboxing, alla “ Scala “ di Londra in King’s Cross sabato scorso al termine del combattimento tra il portacolori della Boxe Spoleto Sergio Leveque ed il lituano Darius Rolkins.
E qui si è scatenata tutta la grande gioia all’angolo dell’Italiano. Ancora una volta un atleta della Boxe Spoleto sale sul trono continentale e specialmente nella categoria dei pesi massimi.
E pensare che purtroppo il nostro portacolori si era infortunato allo scafoide della mano sinistra, proprio quella più importante, nel corso di una seduta di guanti qualche giorno prima. Il maestro Burli non nascondeva la sua preoccupazione, anche perchè la mano sinistra sarebbe stata proprio l’arma più efficace per lo svolgersi del combattimento.
Con una scelta dell’ultima ora, nel corso del riscaldamento pregara, il tecnico spoletina si è deciso di impostare in guardia falsa, cioè con il destro proteso in avanti, il suo pugile. Non conoscendo le caratteristiche tecnico agonistiche del pugile lituano, la strategia del nostro angolo sarebbe stata quella di contrastare all’inizio la veemenza dell’avversario, e rispondere con colpi di incontro.
Dopo una prima ripresa di scacchi dei regolamentari quattro minuti, svolta sul piano dell’equilibrio, il lituano all’inizio della prima ripresa di pugilato, seconda del combattimento, ha cominciato un pressing continuo attaccando il Leveque con larghi ganci e montanti. Un’azione che sarebbe potuta essere alquanto pericolosa se il nostro portacolori si fosse lasciato sorprendere da quella gragnuola di colpi.
Ma il Leveque con un atteggiamento tecnico e tattico estremamente intelligente riusciva ed evitare con un ottimo movimento di gambe nonostante la sua mole, e con ripetuti destri doppiati la veemenza del suo avversario.
Anche questa ripresa di pugilato finiva sul piano dell’equilibrio ma con una preferenza per l’italiano vista la sua migliore impostazione pugilistica.
L’azione scacchistico del Leveque si faceva più pressante muovendo con grande velocità mettendo sempre sotto pressione Darius Rolkins. La quarta ripresa segnava decisamente l’inizio della costruzione della vittoria del nostro chessboxer.
Ormai studiata ed individuata l’azione tattica del lituano, il Leveque cominciava a surclassarlo tecnicamente entrando di continuo nella sua guardia. Il “ diretto destro, doppiato con il montante sinistro e ancora con il gancio destro” metteva continuamente in difficoltà l’avversario la cui capacità difensiva veniva sempre meno.
I colpi dell’italiano andavano sempre di più a segno e il gong della quarta ripresa era quasi un sollievo per il pugile dell’est Europa.
Ma ormai il match era segnato, le difese psicofisiche di Rolkins erano state smantellate e cosi, nel corso della quinta ripresa ( di scacchi) Sergio Leveque “guadagnava la donna prendendo con il pedone” ed era scacco matto!
Il Campionato d’Europa dei pesi massimi di scacchi pugilato era di nuovo a Spoleto!
L’angolo del Campione d’Europa era in fibrillazione e sia il Maestro Burli che il Maestro Fide di scacchi Corrado Sabia non stavano nella pelle.
Il Maestro Burli si tuffava dentro il ring quasi fosse una piscina e con un abbraccio infinito con il suo allievo, sigillava questa bellissima vittoria ottenuta nella patria dello chessboxing.
Il numerosissimo e competente pubblico presente acclamava il vincitore al quale veniva consegnata la cintura di Campione d’Europa.