Dal vicesindaco donna all'esterno alla cultura, le ipotesi in campo - Tuttoggi.info

Dal vicesindaco donna all’esterno alla cultura, le ipotesi in campo

Claudio Bianchini

Dal vicesindaco donna all’esterno alla cultura, le ipotesi in campo

Girandola di nomi e indiscrezioni / Rebus presidenza del Consiglio / Dovrebbero esserci deleghe anche ai consiglieri
Mer, 18/06/2014 - 15:19

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Mentre il riconfermato sindaco Nando Mismetti è alle prese con la definizione del puzzle della Giunta comunale, negli ambienti politici filtrano le prime indiscrezioni: ci sono nomi che ricorrono, altri che entrano ed escono dal toto-assessori e persino alcuni che vengono messi in giro ad arte per scombinare i giochi e tentare ‘bruciature’.

Tre piddini e poi una poltrona ciascuno? – Saranno sette le poltrone a disposizione del Mismetti bis, a seguito dei tagli disposti a livello nazionale negli ultimi anni per la riduzione dei costi e degli incarichi nella pubblica amministrazione. La prima questione spinosa riguarda gli esclusi, ovvero sia le liste civiche che hanno fatto parte dell’alleanza mismettiana portando il loro contributo alla vittoria, per poi restare fuori dal Palazzo Comunale. La nuova maggioranza sarà infatti composta da ben tredici consiglieri del Partito Democratico su quindici, oltre ad un esponente della civica Foligno Soprattutto e dei Socialisti Riformisti. I conti rischiano di non tornare. Come fare? Assegnando una casella a ciascuno si avrebbe una ‘formazione’ composta da tre assessori piddini (compreso vicesindaco) uno ai Socialisti Riformisti, uno a Foligno Soprattutto, uno a La Sinistra ed uno al Movimento per Foligno.

Udc e Rifondazione in giunta ? – Se si dovesse prendere in considerazione questo scenario, allora troverebbero anche un senso alcune voci che da tempo girano in città. Alcuni ‘addetti ai lavori’ parlano infatti di un possibile incarico all’ex capogruppo dell’Udc Massimo Metelli e all’assessore uscente alle Politiche Sociali Christian Napolitano di Rifondazione Comunista, nonchè ad Emiliano Belmonte dei Socialisti Riformisti, mossa questa che consentirebbe anche l’ingresso in Consiglio comunale del primo dei non eletti Roberto Ciancaleoni, consigliere  socialista uscente e segretario della sezione cittadina.

Vicesindaco donna – Altra questione che tiene tutti col fiato sospeso riguarda la questione ‘assessori esterni’ e ‘quote rosa’. Le normative in materia prevedono, per il rispetto della ‘parità di genere’ di assegnare almeno tre assessorati su sette a delle donne, ed ecco allora fioccare le nomination. Tornerebbe a prendere quota – il condizionale ovviamente è d’obbligo – l’ipotesi di un vicesindaco con la gonna: darebbe continuità alla precedente legislatura che ha visto in quel ruolo l’esterna Maria Frigeri e sarebbe anche un segnale d’impatto. In ambienti vicini al Pd qualcuno mormora a mezza bocca il nome dell’attuale segretaria folignate Patrizia Epifani, che ha dovuto gestire in prima persona l’infuocata fase delle primarie di partito, della richiesta di primarie interne per la scelta del sindaco e della richiesta di primarie di coalizione che ha portato allo strappo con Sel. In questo modo si incasellerebbe anche una nomina esterna.

Esterno piddino alla Cultura – Altra nomina esterna dovrebbe riguardare l’assegnazione della delega alla Cultura e Grandi Eventi. Anche in questo caso, come tra l’altro annunciato, potrebbe essere chiamato un personaggio del settore. C’è chi traccia l’identikit lasciando capire che si parla di un esponente di area Pd molto vicino all’assessore regionale Vincenzo Riommi e con esperienza diretta nel campo artistico e culturale a livello cittadino e in qualche modo regionale e nazionale. Comunque pare che per il settore Cultura – Turismo – Grandi Eventi ci si stia orientando per la creazione di una vera e propria cabina di regia composta da esperti e manager capaci di assicurare un adeguato rilancio.

Papabili e presidenza del Consiglio – Sui nomi vige il più stretto riserbo, si parla sostanzialmente dei soliti, considerati in qualche modo ‘papabili’: a Elia Sigismondi, il più votato in assoluto, difficilmente si potrà negare un posto in giunta, così come al presidente uscente del Consiglio comunale Graziano Angeli. In pole position anche l’ex capogruppo piddino Giovanni Patriarchi, che però potrebbe anche passare direttamente allo scranno più alto della massima assise civica e liberare una poltrona da assegnare ad una donna. Resterebbe comunque l’idea di piazzare una ‘presenza rosa’ magari esponente del Partito Democratico alla presidenza del Consiglio comunale.

Deleghe ai consiglieri comunali – Ad ogni modo, il sindaco Mismetti potrebbe tranquillamente avvalersi della possibilità di assegnare deleghe – anche di una certa importanza – a consiglieri comunali della maggioranza. E’ un escamotage del quale si sono strategicamente avvalsi numerosi suoi colleghi neo eletti, sia nelle grandi città che nelle altre realtà amministrative umbre. Una sorta di ‘sottosegretari’ comunali che potrebbero tornare molto utili per calibrare al meglio gli assetti del governo cittadino.

Tutto nelle mani di Mismetti – Sin qui le ipotesi, i possibili scenari, il resconto delle voci e delle indiscrezioni ma chi conosce bene la politica dovrebbe sapere che il puzzle è frutto di mille equilibri, veti incrociati, richieste pressanti e valutazioni anche personali oltre che prettamente politiche: un puzzle che andrà al suo posto solo nelle ultime ore se non negli ultimi minuti utili e che è tutto nelle mani del sindaco Mismetti.

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