Claudio Bianchini
La città si è finalmente accorta di ospitare un evento di livello nazionale e di rilevanza internazionale. Un evento capace di attrarre 'al centro del mondo' migliaia e migliaia di presenze provenienti da tutta Italia e oltre confine, ma soprattutto – cosa non certo secondaria – di coinvolgere gli stessi folignati.
Boom turistico – La Festa di Scienza e Filosofia è ormai decollata, segno tangibile: le strade affollate, le file fuori dall'Auditorium San Domenico, il tutto esaurito fatto registrare da molte delle suggestive locatione scelte per le conferenze e le strutture alberghiere che a metà aprile si sono ritrovate con le camere tutte prenotate.
Evento mondiale – A chiudere in bellezza è stato il teologo Vito Mancuso, che al San Domenico ha parlato del sempre attuale rapporto tra la scienda e la fede: un argomento che ha appassionato i presenti e quanti hanno dovuto o voluto seguiro in diretta streaming. E' calato così il sipario sulla quarta, gloriosa edizione, del Festival dopo quattro giorni che hanno visto Foligno come protagonista mondiale del settore.
Oltre 15mila presenze – In fin dei conti – come si dice in questo caso – i numeri parlano chiaro: oltre seimila visitatori soltanto nel corso della prima giornata, sino a raggiungere la cifra record i oltre quindicimila presenze, un terzo in più della passata edizione. E già ci sono i primi dati concreti: sembra infatti che il trenta per cento degli appassionati siano arrivati dalle vicine Marche, Lazio e Toscana. Massiccia anche la rappresentanza del nord e del sud Italia.
Numeri record – Oltre alle numerose scolaresche, in prima fila anche singoli cittadini ed intere famiglie. Sul palco si sono alternati ben 75 relatori per un programma di 63 conferenze. Particolarmente seguiti gli interventi del filosofo Massimo Cacciari, di Umberto Galimberti, John Barrow e Vittorino Andreoli.
