L'hanno chiamata la “veglia della morte del lavoro” la protesta pacifica, a tratti provocatoria, che i lavoratori della ex Sirio Ecologica hanno promosso, nella serata di ieri, sera a Gubbio. Il prossimo 12 dicembre ci sarà l'asta per decidere le sorti dell'azienda del settore ambientale, ma i dipendenti hanno voluto far tornare i riflettori sulla vicenda, a tratti dimenticata, per la quale lo stesso consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) si è impegnato, sia partecipando alla “veja funebre” sia presentando un'interrogazione urgente alla Giunta regionale, per chiedere “quali iniziative immediate e urgenti si intendono mettere in atto per superare questa fase e dare un minimo di certezze a decine di famiglie disperate che vivono in un territorio massacrato dalla crisi e che non offre certo prospettive”. Secondo il consigliere regionale “è di fondamentale importanza dare risposte concrete in questi giorni sulla vicenda, prima della nuova decisiva asta fissata per il prossimo 12 dicembre”.
I lavoratori hanno scritto una “lettera aperta e disperata” indirizzata a vari soggetti istituzionali “che rappresenta la fotografia della grave situazione che quei lavoratori stanno vivendo”. Nella lettera, i dipendenti chiedono ad un gruppo imprenditoriale affidabile di “farsi carico” della causa della ex Sirio Ecologica, le cui sorti sono state compromesse a causa di un ingente buco di bilancio, con l'auspicio che anche le istituzioni intervengano. Alla manifestazione di ieri sera hanno partecipato anche il delegato Cgil Alta Umbria, Piergentili e il delegato Barbara Mischianti.
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(Ale. Chi.)
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