Le lingue straniere d'obbligo e facoltative alle scuole elementari - Tuttoggi.info

Le lingue straniere d'obbligo e facoltative alle scuole elementari

Redazione

Le lingue straniere d'obbligo e facoltative alle scuole elementari

Lun, 22/07/2013 - 17:20

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L'insegnamento e l'apprendimento delle lingue straniere sta acquistando sempre più importanza nella vita di tutti i giorni già che quotidianamente veniamo a contatto sia con termini stranieri che con persone provenienti da altre nazionalità e da altre culture.
Per riuscire ad esprimersi in modo corretto utilizzando idiomi diversi dalla lingua madre è opportuno iniziare a studiarli in tenera età fin dalle scuole elementari.

Quali lingue straniere si studiano alle elementari

In tutte le scuole primarie della nostra nazione si studia l'inglese già a partire dal primo anno ma alcune prevedono l'aggiunta di una seconda lingua comunitaria in terza elementare che può essere scelta fra il tedesco, lo spagnolo o il francese. Ovviamente esistono diverse eccezioni nelle regioni a statuto speciale. Infatti a Trento ai bambini viene insegnato il tedesco per tutti i cinque anni delle elementari con l'aggiunta dell'inglese come seconda lingua a partire dalla terza elementare.
In un piccolo paesino del Polesine, Lendinara, in quarta ed in quinta elementare si studia anche il cinese partendo dall'idea che l'integrazione nasce soprattutto dalla conoscenza reciproca e non c'è modo migliore di conoscere una nuova cultura se non quello di impararne la lingua.
Imparare una lingua da bambini è molto più facile anche se purtroppo il nostro ordinamento scolastico non ha maggiorato le ore di insegnamento totali considerando il tempo occupato dallo studio delle lingue ma ha di fatto ha sottratto minuti preziosi alle altre materie d'insegnamento. Quindi laddove si hanno una o due lingue in più da studiare si toglie tempo alla matematica, alla storia, alla geografia e alla conoscenza approfondita della lingua madre che invece dovrebbe avere la priorità assoluta.

Cosa dice la scienza

L'apprendimento linguistico è stato a lungo dibattuto e studiato dal mondo scientifico. Il primo ad occuparsi della faccenda è stato il neurochirurgo del Canada Wilder Penfield negli anni settanta. Mise in luce la differenza che intercorre fra l'apprendere una lingua straniera nello stesso momento in cui si imparano le basi della lingua madre e l'acquisire una lingua in più tarda età.
L'apprendimento delle lingue è meno difficoltoso da parte di bambini entro gli otto anni d'età e riescono a memorizzare velocemente nuovi termini e nuovi suoni. Quindi l'insegnamento precoce di una lingua straniera incide la memoria in maniera profonda e indelebile. È un po' come andare in bicicletta: una volta imparato non si dimentica più.

Cosa dice la legge italiana

L'idea di introdurre già a partire dalla scuola primaria le lingue straniere è da far risalire ai primi anni Settanta quando in alcune scuole vennero introdotti in fase sperimentale corsi di lingue sfruttando le risorse economiche messe a disposizione del Ministero della Pubblica Istruzione.
Successivamente queste iniziative vennero istituzionalizzate nel febbraio del 1985 e solo con la Legge numero 148 emanata il 5 giugno del 1990 l'insegnamento di una lingua straniera a partire dalle elementari divenne obbligatoria e poteva essere scelta a discrezione dell'istituto scolastico la lingua inglese, lo spagnolo, il francese o il tedesco.
Con i recenti tagli della finanziaria, è uscito un nuovo decreto ministeriale che porta la firma della Gelmini e di Tremonti il quale prevede l'abolizione del maestro specializzato nell'insegnamento della lingua straniera e obbliga il maestro unico a frequentare corsi di formazione per l'abilitazione all'insegnamento dell'inglese.

I pro e i contro

Non avendo a disposizione un maestro specializzato nell'insegnamento delle lingue è possibile che i bambini in tenera età apprendano i primi rudimenti della lingue in maniera erronea con una pronuncia falsata o con difetti che poi sarà difficile perdere nel corso degli anni.
È provato che i bambini che studiano diverse lingue già dalle elementari riescono ad apprendere più in fretta sia la pronuncia che la grammatica che ne regola i meccanismi però se chi gli insegna l'inglese o gli altri idiomi non è sufficientemente preparato può provocare l'insorgenza nei bambini di difetti difficili poi da estirpare negli anni a seguire.
L'ordinamento attuale prevede un'ora di insegnamento di lingua inglese in prima elementare, due in seconda e tre per le successive classi su ventisette ore totali alla settimana. Per imparare davvero una lingua sono troppo poche e contribuiscono a rubare tempo prezioso alle altre materie di studio. L'ideale sarebbe quello di allungare l'orario scolastico in modo da dare ad ogni disciplina lo spazio che si merita.

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