Sara Minciaroni
Lo storico Tucidide sosteneva la necessità di conoscere il passato per meglio comprendere il presente e nei limiti dell'umano prevedere il futuro. Una teoria deterministica sulla base della visione ciclica della storia, teoria che non si discosta molto dalle motivazioni che hanno spinto Regione Umbria, Cnr, ed Università ad organizzare a Passignano un convegno sull'evoluzione del lago Trasimeno.
Com'era il Trasimeno e la sua ciclicità – Nel Pliocene , ovvero cinque milioni di anni fa quando il mare aveva la sua massima espansione sul pianeta Terra , il lago Trasimeno era semplicemente un golfo del Mar Tirreno, poi, con l'abbassamento del livello marino la zona e' stata occupata da uno specchio d'acqua dolce che negli ultimi 500.000 anni ha fatto rilevare variazioni del livello dell'acqua molto elevate, con testimonianze di disseccamenti quasi integrali dello specchio lacustre e periodi di forte piovosita' con un elevato apporto di sabbia all'interno del lago: un programma di ricerca scientifica, condotto dagli esperti del Cnr-Ismar di Bologna, dell'Universita' di Perugia e del Servizio Geologico e Sismico della Regione Umbria ha permesso di ricostruire la vita del lago attraverso le analisi relative al contesto paleo-ambientale del lago stesso.
Il convegno – I risultati dello studio sono stati illustrati nel corso di un convegno – del quale riferisce la Regione in un comunicato – dal titolo ''Il Lago Trasimeno: un archivio dei cambiamenti geologici ed ambientali'' organizzato dal Servizio Geologico e Sismico della Regione Umbria, che si e' svolto oggi, nell'auditorium Urbani di Passignano sul Trasimeno, con la partecipazione dell'assessore regionale Stefano Vinti.
La ricerca – Per ricostruire le variazioni ambientali e climatiche dell'area del Trasimeno sono stati analizzati i campioni di terreno prelevati durante l'esecuzione di un sondaggio esplorativo profondo 175 metri eseguito dal Servizio Geologico e Sismico della Regione Umbria. Tali campioni – ha concluso Vinti – sono stati sottoposti ad indagini sedimentologiche, palinologiche paleontologiche, radiometriche e magnetiche che hanno appunto permesso di ricostruire cinque milioni di anni di storia del lago che ora costituiscono un vero e proprio archivio, disponibile per tutti gli interessati''. I risultati del programma sono stati presentati da Andrea Motti del Servizio Geologico e Sismico, Massimiliano Barchi, Fausto Pazzaglia e Nicoletta Buratti del Dipartimento Scienze della Terra di Perugia e da Luca Gasperini del Cnr-Ismar di Bologna. Al convegno hanno partecipato inoltre Claudio Bellaveglia, sindaco di Passignano sul Trasimeno ed il segretario generale dell'Autorita' di bacino del fiume Tevere, Giorgio Cesari.
Programmazione delle scelte – ''Le conoscenze acquisite – ha detto Cesari – forniscono a tutti gli Enti, ai Comuni del Trasimeno e alla comunita' lacuale un quadro certo dell'evoluzione del lago e contribuiranno a programmare e impostare le scelte di utilizzo compatibile del territorio e di tutela del lago stesso che e' una delle principali attrattive turistiche e ambientali della Regione Umbria. Grazie infatti ad uno specifico protocollo d'intesa tra la Regione Umbria, il Dipartimento Scienze della Terra di Perugia e il Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto di Scienze Marine di Bologna e' stato messo in atto uno specifico programma di ricerca allo scopo di definire il contesto paleo-ambientale del Lago Trasimeno.