Jacopo Brugalossi
“Il progetto si sta avviando alla conclusione, ora voglio vedere Spoleto senza più auto”. Si è presentato con queste parole il ministro dell’ambiente Corrado Clini, ospite del workshop “Spoleto: città a misura d’uomo” che si è tenuto stamani nel salone d’onore della Rocca Albornoziana, a cui ovviamente è giunto tramite i percorsi meccanizzati. Un appuntamento che ha permesso alle istituzioni locali e regionali e ai vertici dell’Umbria TPL Mobilità di fare il punto della situazione sulla mobilità alternativa della città dei 2 Mondi, considerata un modello all’avanguardia esportabile in tutta Italia e all’estero.
Primo stralcio ancora indietro – Prima però, bisogna completarla. E’ di oggi, infatti, la notizia che i lavori del primo e più importante stralcio del progetto, quello che collegherà via della Posterna a tutti i siti d’interesse del centro storico, hanno subito un ulteriore ritardo, e non saranno terminati prima della primavera del 2013. Il primo stralcio porterà con se modifiche sostanziali della viabilità, come la completa pedonalizzazione di piazza Pianciani e Sordini, la sosta vietata in piazza della Libertà, del Mercato e Collicola con la creazione di corsie di scorrimento, l’estensione della ZTL con nuovo varco in piazza Collicola e una flessibità degli orari di apertura e chiusura in base al regime dell’ora (solare o legale).
Stop a traffico e inquinamento – Ciò permetterà di liberare dal traffico e dall’inquinamento 60 ettari di centro storico, risparmiando quotidianamente il transito di 4mila autovetture e 75 autobus. “Recupereremo molti spazi non utilizzati – ha dichiarato il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti – e ogni luogo d’interesse disterà al massimo 350 metri dalle uscite dei percorsi meccanizzati”. Il progetto, così inteso, non può prescindere da una riqualificazione più generale del centro storico, che l’amministrazione conta di mettere in atto trasferendovi servizi e personale addetto (circa 300 unità), e creando opportunità appetibili per potenziali nuovi residenti. Allo studio c’è perfino un sistema integrato di utilizzo di biciclette a pedalata assistita che dalla pista ciclabile Spoleto-Assisi verrebbero convogliate presso gli snodi della mobilità alternativa.
Spoleto esempio per l’Italia – “Stiamo parlando di un progetto pilota – ha sottolineato il ministro Clini – non di un semplice regalo alla città di Spoleto, che rappresenta allo stesso tempo un’iniziativa di conservazione urbana e sviluppo”. Gli ha fatto eco l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti, secondo cui il sistema spoletino è l’unico veramente completo e in grado di liberare completamente la città dalle auto. Dopo una “battaglia” amministrativa durata quasi 5 legislazioni il Comune di Spoleto, stando alle parole del suo primo cittadino, sta vincendo la sfida più importante degli ultimi 200 anni: un nuovo linguaggio di governo eco-sostenibile del territorio, di cui la città del Festival diverrebbe il faro. Proprio questo ha sottolineato in collegamento skype Graziano Del Rio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci, che ha preso insieme a Benedetti l’impegno ad organizzare a Spoleto un convegno nazionale delle “Smart Mobility Cities”.
Scale mobili a pagamento? – Va da sé che un progetto di così ampio respiro abbia dei costi ingenti, al di là dei finanziamenti pubblici utilizzati per realizzarlo strutturalmente. E’ il ministro Clini a proporre una soluzione: “Una città come Spoleto è un bene raro, ma mantenere un tale patrimonio costa. Ecco perché il Comune e l’Umbria TPL dovranno studiare dei modelli di autofinanziamento, come per esempio una tariffa per l’utilizzo integrato dei parcheggi e dei percorsi meccanizzati”. Il messaggio del membro del governo Monti è chiaro, e viene ribadito al termine dei lavori. “Mantenere questo patrimonio costa, è giusto quindi che chi utilizzi i privilegi ad esso connesso paghi”.
Commercianti in protesta – Non tutti gli spoletini sembrerebbero d’accordo col ministro Clini nel definire “un privilegio” la mobilità alternativa, almeno com’è oggi. I commercianti del centro storico, ancora una volta, cogliendo al volo l’occasione della visita ministeriale, hanno esternato la propria insoddisfazione nei confronti del Comune. Da Via Minervio a Piazza del Mercato sono apparsi cartelli piuttosto eloquenti: “ZTL, Benvenuto ministro nella nuova Pompei. Senza negozi bella e priva di vita”, recitava uno, mentre l’altro metteva in evidenza i risultati della ‘città a dimensione d’uomo’ tanto invocata: “meno residenti, meno turisti, negozi chiusi o prossimi alla chiusura” (guardali nella fotogallery). Sollecitato dalla stampa locale su questo punto, il professor Clini ha sottolineato l’importanza di un salto di abitudine da parte dei cittadini, fatto il quale le attività commerciali di un centro storico avrebbero tutto da guadagnare dalla chiusura al traffico.
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