Con “Patrie Lettere”, il Festival dei due Mondi tenta di comunicare lo stretto legame che esiste tra la storia dell’Italia e la sua letteratura, il ruolo determinante che l’unità del paese ha avuto nella nascita e nello sviluppo di quell’inestimabile patrimonio culturale che romanzieri, poeti e saggisti ci hanno lasciato in eredità. Ernesto Galli della Loggia, storico, giornalista e curatore del progetto, sottolinea nella sua introduzione di aver scelto pagine che potessero mettere in evidenza “il mutevole atteggiarsi dei sentimenti degli italiani in 150 anni di storia”. Ad interpretare la lettura dei 15 brani (uno per decennio dal 1860 ad oggi), tratti principalmente dai romanzi di alcune fra le “penne” più celebri della letteratura italiana postunitaria, sono Giorgio Ferrara, nell’insolita veste di attore, e sua moglie Adriana Asti, che invece attrice lo è di professione.
La platea del Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi è gremita per l’occasione, c’è anche qualche palco di prim’ordine occupato. Il primo cittadino di Spoleto Daniele Benedetti arriva pochi minuti prima dell’inizio dello spettacolo e prende posto in prima fila. Sin dalle prime battute, però, si ha l’impressione di un dejà vu.
L’introduzione di Galli della Loggia…..
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