(RI. Fo.) – Dal 17 al 21 giugno si tiene presso il CAOS (Centro Arti Opificio Siri), la “Festa della Musica” (Fête de la Musique), rassegna all’interno della quale si ha la possibilità di ascoltare dal vivo sia musica “seria” (termine tecnico per indicare la musica scritta), quella classica e la musica di maggior disimpegno, come il funky, il pop e il rock. Organizzatrice dell’evento, in collaborazione col FAT (il bar bookshop presente all’interno del CAOS), è Svijetlana Karabuva, membro della consulta degli studenti dell’Istituto Briccialdi di Terni, studentessa di pianoforte nonché insegnante del nobile strumento a tasti. “Da tempo gli studenti del Conservatorio di Terni avevano voglia di farsi sentire: io ho semplicemente cercato di dare loro la possibilità di esprimersi – racconta Svijetlana – L’occasione si è presentata riflettendo sulla data del 17 giugno, giorno in cui si è tenuto al CAOS il saggio di jazz degli studenti del Briccialdi e su quella del 21 giugno, giornata europea della Festa della Musica. In generale i musicisti ternani hanno poche occasioni per esprimere in pubblico le proprie capacità, frutto di una grande mole di studio e lavoro ed anche all’interno di quei pochi eventi il tempo a disposizione è ridotto, non consentendo a tutti gli artisti di avere lo stesso spazio e la stessa visibilità.”
I musicisti coinvolti, locali e non, hanno accettato di partecipare con entusiasmo e a titolo completamente gratuito, stabilendo fra di loro una rete di contatti che ha reso possibile la realizzazione dell’evento. “La scelta del FAT come spazio di riferimento per le esibizioni – tiene a precisare Svijetlana – non è stata casuale: permette sia di avvicinare le persone ad un tipo di musica poco commerciale tramite un ambiente confortevole ed accattivante, sia di riprendere in qualche modo la tradizione, propria del settecento e dell’ottocento, di suonare nei salotti.”
A testimonianza dell’entusiasmo che anima l’evento c’è la voce di Valeria Bonifazi, interprete ternana presente nel calendario dei concerti: “Trovo che la Festa della Musica rappresenti una situazione meravigliosa ed inedita per il contesto ternano. Meravigliosa perché riesce ad unire i musicisti in un contesto in cui è possibile confrontarsi musicalmente ed umanamente e sentirsi parte di una classe lavoratrice del settore. Inedita perché è da anni che a Terni si auspica l’esistenza di un locale, uno spazio in cui sentirsi liberi di suonare per il puro piacere di farlo; spero che l’esperimento prosegua.”
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