51.MO FESTIVAL DEI DUE MONDI: A SPOLETO ARRIVA BOLLIWOOD, CON IL FARAONICO PADMAVATI. IN SELLA AD UN ELEFANTE. NUOVO RINVIO PER IL PROGRAMMA - Tuttoggi.info

51.MO FESTIVAL DEI DUE MONDI: A SPOLETO ARRIVA BOLLIWOOD, CON IL FARAONICO PADMAVATI. IN SELLA AD UN ELEFANTE. NUOVO RINVIO PER IL PROGRAMMA

Redazione

51.MO FESTIVAL DEI DUE MONDI: A SPOLETO ARRIVA BOLLIWOOD, CON IL FARAONICO PADMAVATI. IN SELLA AD UN ELEFANTE. NUOVO RINVIO PER IL PROGRAMMA

Mar, 01/04/2008 - 23:27

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Charleston (Sud Carolina) – Ancora un rinvio per la conferenza stampa con la quale sarà annunciato il Programma della 51.ma edizione del Festival dei Due Mondi. A differenza degli ultimi annunci, quello dato ieri a Charleston dal Maestro Giorgio Ferrara (durante la cena di Gala offerta dai ristoratori spoletini, con 120 ospiti selezionatissimi) è un rinvio di pochi giorni rispetto alla data ‘ufficiale’ che era stata da ultimo fissata al 18 marzo. Ora il Programma è slittato al 21 aprile, sempre al Teatro Valle di Roma. Impossibile conoscerne i motivi, anche se la scelta sarebbe stata presa per non sovrapporre l’evento a quello della consegna dei David di Donatello (fissata appunto per il 18 aprile). Ma da Charleston, dove qualche ora fa si è imbarcata la delegazione spoletina, trapela anche qualcosa in merito al blindatissimo Programma. E sono delel vere ‘chicche’ che Tuttoggi.info può anticipare.

IL CONCERTO INAUGURALE – Sarà infatti il noto direttore d’orchestra Emmanuel Villaume a dirigere il Concerto d’apertura del 27 giugno prossimo. Villaume (che dello Spoleto Festival Usa è Music Director for Opera & Orchestra) è una ‘bacchetta’ fra le più apprezzate sulla scena mondiale, molto conosciuto anche a Spoleto che ha frequentato già dall’edizione del Festival del 1987. 44 anni, nato a Strasburgo, ha diretto voci prestigiose come quella di Placido Domingo. Non c’è teatro al mondo che non lo ha visto grande interprete delle opere più famose, a cominciare da quelle di Giacomo Puccini (uno dei suoi autori preferiti).

ARRIVA BOLLIWOOD CON “PADMAVATI” – parte invece da Charleston, rimbalzando da Parigi, la notizia secondo la quale questa 51.ma edizione registrerà l’arrivo della faraonica opera lirica “Padmavati”, per la regia di Sanjay Leela Bhansali che già con il film Devdas si era imposto al grande pubblico europeo. Bolliwood (fusione di Hollywood e Bombay per intendere il teatro popolare in lingua hindi, occasionalmente in lingua udu) dunque sbarcherà anche al Festival con questa opera presentata lo scorso 1 marzo allo Chatelet di Parigi dove rimarrà in cartellone fino al prossimo 24 marzo (il botteghino ha già registrato il tutto esaurito). Padmavati fu scritta nel 1923 da Albert Roussel e inspiegabilmente dimenticata dal dopoguerra ad oggi. Quella andata in scena a Parigi, straordinaria per scenografia, coreografia (Tanusree Shankar) e costumi (Rajesh Pratap Singh), sarebbe piaciuta anche al suo autore che si ‘perdeva’ nel magico quanto seducente mondo orientale. E’ la storia della bellissima principessa Padmavati che, pur di rimaner fedele al suo consorte e sfuggire alle richieste di un sultano mongolo, morirà, non prima di aver trafitto il coniuge con il quale ricongiungersi nell’aldilà. Del cast fanno parte anche l’elefante Baby, il cavallo Otello e una tigre (a cui nessuno ha pensato di dare un nome). Il primo è destinato a portare il sultano, mentre sul cavallo (animale tanto nobile ma non paragonabile al pachiderma) arriverà il principe. Sul palco ci sarà posto anche per vera tigre. Ferrara a Parigi è andato nei giorni scorsi proprio per prendere contatti con la Compagnia teatrale. Pare accompagnato dal direttore tecnico del festival, Ottorino Neri, cui è toccato il compito di capire se quello spettacolo (animali inclusi) può andar in scena al Teatro Nuovo di Spoleto. Anche perchè un elefante non proprio facile da far entrare da dietro le quinte. Padmavati-Betancourt: “una donna del 1300 che si è battuta per la sua dignità” ha dichiarato alla vigilia della Prima il regista Bhansali commentando la storia della principessa indiana. A lui si è subito unito il direttore dello Chatelet, Jean Luc Choplin, che ha ricordato “come il coraggio di Padmavati sia uguale a quello una eroina dei nostri giorni, Ingrid Betancourt”.

Pur non essendo una anteprima mondiale, e neanche europea, è certo che questa opera richiamerà a Spoleto moltissimo pubblico. anche per questo il M° Ferrara starebbe pensando a due rappresentazioni, le cui date rimangono ancora top-secret.

(Carlo Ceraso e Logan Bentley Lessona)


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