Condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per l’imputato per l’omesso versamento ritenute dei dipendenti omesso versamento dell’IVA
Si è conclusa in questi giorni la vicenda giudiziaria che ha visto interessata una nota azienda ternana operante nel settore della fornitura di servizi in materia ambientale.
Debito di oltre 20 milioni di euro
Le attività d’indagine, scaturite da un’iniziale accertamento della Agenzia delle Entrate, sono state delegate ai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Terni che, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno “passato al setaccio” la posizione contabile dell’azienda evidenziando, tra l’altro, un debito nei confronti dell’Erario per oltre venti milioni di euro.
Condanna con pena sospesa
L’azione penale, promossa in prima persona dal Procuratore della Repubblica di Terni, Dott. Alberto Liguori, che ne ha curato l’accusa nelle varie fasi processuali, ha visto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per l’imputato per l’omesso versamento di ritenute d’acconto operate sui dipendenti e l’omesso versamento dell’IVA dovuta all’Erario con la trasformazione del sequestro preventivo, già operato sui beni dell’azienda, in confisca definitiva per circa 3 milioni di euro, importo ridotto a seguito del decesso dell’altro imputato.