Marina Gasparri (Cna): possono riaprire da subito | La Regione conferma e scrive a tutti i sindaci attraverso l'Anci Umbria
Il Tar del Lazio “riapre” i centri estetici nelle zone rosse. Questa volta non si tratta di un pronunciamento del Tar dell’Umbria come nel caso degli asili, riaperti e poi richiusi prima dai sindaci e poi dal Consiglio di Stato a cui si era appellata la Regione.
Il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso presentato da Confestetica, ha ritenuto discriminatoria la norma dei Dpcm che obbliga alla chiusura i centri estetici ubicati nelle zone cosiddette rosse.
Gli effetti di questa sentenza, a seguito dei chiarimenti che abbiamo richiesto alle istituzioni locali, sono immediatamente applicabili.
“Pertanto sin da oggi – spiega Marina Gasparri, Cna Umbria – i centri estetici che si trovano nelle zone sulle quali valgono le limitazioni della zona rossa per effetto dell’ultima ordinanza regionale possono riaprire“.
La Regione: possono riaprire
E la Regione Umbria nel pomeriggio ha confermato che tutti i centri estetici situati nei comuni umbri ricompresi nella “zona rossa” possono riprendere sin da ora la loro attività, in quanto equiparati alle altre attività previste per “i servizi alla persona” che possono essere svolte, sulla base di quanto stabilito dal Dpcm del 14 gennaio scorso. E questo sulla base della sentenza del Tar del Lazio.
Con una lettera, la Regione Umbria ha inviato copia della relativa sentenza del Tar del Lazio alle Prefetture di Perugia e Terni, all’Anci Umbria, alle Province di Perugia e Terni, a tutti i Comuni della provincia di Perugia ed a quelli di Amelia e San Venanzo ed alla Camera di Commercio regionale.
Nella lettera si richiama la sentenza che ha annullato il punto del Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui escludeva gli “estetisti” dai servizi alla persona erogabili in “zona rossa”, e si specifica che “con decorrenza immediata anche nei Comuni umbri individuati con le ordinanze 14 e 16 del 2021 quali territori caratterizzati da uno scenario di contagio COVID di massima gravità e da un livello di rischio alto, i centri estetici possono prestare i propri servizi alla persona”.
Confartigianato: valga anche per provvedimenti futuri
Anche il segretario di Confartigianato Imprese Perugia, Stelvio Gauzzi, esprime soddisfazione per la sentenza del Tar e la conseguente comunicazione della Regione Umbria. E chiede che si tenga conto del pronunciamento del Tar anche per provvedimenti futuri.
“Stante ciò – informa Gauzzi – la nostra Confederazione ha avanzato la richiesta di modificare immediatamente il Dpcm in questione e comunque di tener conto della sentenza in sede di emanazione degli eventuali provvedimenti successivi al 5 marzo prossimo, data di scadenza del Dpcm in questione, ricomprendendo i centri estetici, oltre agli acconciatori, tra le attività ritenute essenziali”.