“Non impegnatevi in questa campagna elettorale per Bianconi, per Zingaretti, per il Pd. Impegnatevi per i neonati in Umbria, perché la loro vita, quando avranno 18 anni, dipenderà dall’esito di queste elezioni“. Da Ponte San Giovanni, dove è arrivato per lanciare la campagna elettorale di Vincenzo Bianconi e del Pd, il segretario nazionale dem, Nicola Zingaretti, parla di una sfida epocale per quella “che in tutto il pianeta è conosciuta come la terra della pace“.
Evoca i rischi del “fascismo“, il segretario del Pd. Dello scampato pericolo, per le donne, rispetto al decreto Pillon. E dell’importanza che ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, ma cresciuti in questo paese, siano italiani. E soprattutto, evoca lo spauracchio di Matteo Salvini, che sta girando tante città dell’Umbria. “Chiedetegli dei 20 miliardi di euro che l’Italia ha bruciato in 15 mesi con lui al Governo“, dice Zingaretti. “Abbiamo sconfitto l’incertezza“, rivendica a proposito del Governo giallorosso.
E vede l’Umbria come “capofila di una possibile rinascita italiana“: per aumentare la competitività, anche attraverso le necessarie opere infrastrutturali; tagliare le tasse per aumentare i consumi; creare lavoro e benessere; garantire servizi adeguati, anche in sanità; dare un futuro ai giovani. Tutto questo, garantendo le adeguate risposte sociali ed il rispetto dei diritti umani. “Perché la crescita è importante – dice Zingaretti – ma non basta“.
Quindi, l’abbraccio sul palco del Cva di Ponte San Giovanni con Vincenzo Bianconi, intorno ai candidati della lista del Pd.