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Zanzare, confermati primi 2 casi di virus Usutu in Umbria | Attivate misure sorveglianza

L’Istituto zooprofilattico di Teramo, referente nazionale per questo tipo di patologie, ha confermato la presenza del virus Usutu su un campione di zanzare catturate con le trappole nel Ternano (precisamente nella zona di Narni) nell’ambito del Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, malattie virali tramesse da zanzare e zecche.

Si tratta del primo caso riscontrato in Umbria. Il campione di zanzare con sospetta infezione era stato inviato il 23 giugno scorso. E le controanalisi hanno confermato la presenza del virus Usutu, dal nome del fiume sudafricano che scorre vicino a Natal, dove per la prima volta è stato isolato anni fa.

E venerdì mattina dalla Regione Umbria – dopo l’anticipazione di Tuttoggi.info – arriva la conferma anche di un secondo caso rilevato, a Gubbio.

Malattie rarissime nell’uomo

L’agente che causa le infezioni da Usutu è un virus patogeno per gli uccelli. I casi delle infezioni dell’uomo sono rarissimi, con febbri e sintomi neurologici. Il primo caso in Europa è stato accertato nel 1996. In Italia il primo focolaio si è avuto in quell’anno in Toscana. Nel 2021 il virus Usutu è stato identificato in gruppi di zanzare in diverse regioni del Centro Nord. Con due casi confermati nell’uomo, uno in Lombardia e uno in Emilia Romagna. L’uomo è dunque un ospite a fondo cieco, come il cavallo e gli altri mammiferi.

Virus patogeno per gli uccelli

Il virus Usutu è patogeno per gli uccelli. Meno per le specie da allevamento avicolo, ma con forti morie in molte specie, tra cui passeriformi (merlo, passero, cinciallegra, pettirosso, tordo bottaccio) e gli stringiformi. Per questo è stato avviato il Piano nazionale di monitoraggio delle zanzare.

Coletto: “Alta sorveglianza in Umbria”

La Regione Umbria, ed in particolare l’assessore alla Salute Luca Coletto, intanto in una nota conferma di tenere “alta sul territorio la sorveglianza sugli insetti, uccelli e equidi che, potenzialmente, potrebbero essere serbatoi del West Nile virus“. “Come disposto dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020 – 2025, l’Umbria, come le altre Regioni italiane, ha elaborato un Piano regionale di Sorveglianza e risposta ai virus West Nile (WNV) e Usutu (USUV), in particolare, – dice Coletto – in considerazione della positività riscontrata in un uccello selvatico nella provincia di Perugia”.

Il Piano quindi, prevede la sorveglianza su uccelli stanziali delle specie bersaglio, sorveglianza entomologica, su uccelli selvatici rinvenuti morti, nonché sorveglianza clinica negli equidi.

Interventi di prevenzione legati anche alla crisi idrica del Lago Trasimeno

Allo stato attuale in Umbria sono stati confermati due casi di positività al virus Usutu in pool di zanzare Culex pipiens, nel territorio di Gubbio e nel territorio di Narni. Di conseguenza, sono state attivate tutte le misure previste dalla normativa. Da parte dei Servizi sanitari locali competenti sono state fornite tutte le indicazioni su come rafforzare i controlli sull’ordinanza comunale e valutare un’eventuale disinfestazione dell’area.


Zanzare, avvio al Trasimeno
il servizio di disinfestazione della Usl1


Infine, si evidenzia che in relazione all’abbassamento del livello idrometrico del Lago Trasimeno e alla specifica richiesta da parte dei Servizi Sanitari locali, la Regione ha disposto interventi di prevenzione per il controllo della diffusione di WNV. Questo erogando un contributo per l’acquisto di prodotti specifici avvalendosi della disponibilità di mezzi idonei e di personale qualificato del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Umbria 1.

(ultimo aggiornamento alle ore 12.30)