“Il partito umbro di Rifondazione comunista ha presentato un programma di contrasto al traffico di stupefacenti, all'aumento delle tossicodipendenze e a quello delle morti per overdose. Tra i punti del programma, quello su cui non potremo mai essere d'accordo è la riduzione del danno, in cui trova giustificazione l'ultima proposta di sperimentare le cosiddette ‘stanze del buco' per la somministrazione controllata dell'eroina”. Dopo la conferenza stampa di Rifondazione comunista della scorsa settimana sul problema droga in Umbria, Franco Zaffini, capogruppo di Alleanza nazionale in Consiglio regionale, si dichiara “convintamente contrario a una politica che non mira a risolvere i problemi, ma soltanto a trovare il modo migliore per conviverci”.”Non ci meraviglia – afferma Zaffini – che anche l'Umbria paleocomunista sia arrivata a parlare delle stanze del buco, dopo il parere favorevole del ministro Ferrero, quello del ministro Turco, e dopo le prime sperimentazioni nel Comune di Torino, approvate dal sindaco Chiamparino. Non ci meraviglia perché la proposta non è altro che un nuovo passo verso la liberalizzazione della droga, a cui la sinistra radicale ha da sempre aspirato, contrariamente ai proclami sulla prevenzione e sulla rieducazione sociale dei giovani nel rispetto della vita e dell'individuo”.”A questa proposta – dichiara il capogruppo – noi rispondiamo con la linea seguita dalla legge Fini-Giovanardi, quella della tolleranza zero. Nelle scuole insegnano ai ragazzi che la droga è la rovina della società, perché uccide i giovani. Sarà difficile spiegare a quei ragazzi che però c'è qualcuno al governo che propone delle stanze dove ti iniettano eroina sotto controllo medico. Ed è assurdo prospettare un servizio del genere quando nei locali pubblici ti fanno la multa se fumi una sigaretta. La politica antidroga della sinistra è di una incoerenza molto grave, incoerenza di cui porta il vessillo lo stesso ministro alla Salute, che ora strizza l'occhio alla somministrazione controllata di eroina, ora grida all'allarme alcol, che definisce 'peggio della droga' (e propone l'intensificare dei test sulle strade e fuori dalle discoteche) ora parla di controlli Nas nelle scuole perché i ragazzi cominciano ad avere il fumo in tasca a 12 anni”.”Le proposte a vanvera del Prc – conclude Zaffini – non ci interessano, né possono interessare le famiglie dei tanti giovani che si drogano fino anche a morire. La riduzione del danno non salva la vita ai tossicodipendenti. Le stanze del buco sono una soluzione per chi non vuol vedere il problema. Non credo che a chi le propone, piacerebbe sapere che il proprio figlio ridotto a uno straccio morente è dentro una stanza dove qualcuno si cura di dargli la dose quotidiana di veleno”.
ZAFFINI CONTRO LE “STANZE DEL BUCO”
Mer, 24/10/2007 - 22:25