Gran finale domani sera, domenica 3 maggio 2009, per il XIII Festival pianistico di Spoleto con “Piccola Butterfly, è vissuta un giorno come una farfalla…”, di scena al teatro Caio Melisso alle ore 21.
Uno spettacolo originale scritto e diretto da Antonio Petris nel quale il pianoforte (unico strumento nel golfo mistico del Caio Melisso) assurgerà, con Matteo Ziraldo alla tastiera, al ruolo di orchestra mentre la pianista Laura Magnani, per la prima volta maestro concertatore, salirà sul podio del direttore d'orchestra.
La piéce si avvarrà di un attore, Graziano Sirci, della partecipazione del piccolo Lorenzo Pioli (6 anni) nel ruolo del figlio di Butterfly e Pinkerton, e di un cast internazionale di cantanti lirici: Yasko Fujii, Olivia Andreini, Armaldo Kllogjeri e Unsal Cüneyt, in una rivisitazione vibrante di Madama Butterfly, tra le opere più amate di Giacomo Puccini.
LO SPETTACOLO – Piccola Butterfly, è vissuta un solo giorno come una farfalla… è un testo originalissimo, messo in scena per la prima volta al Piccolo Festival di Udine ad aprile 2008 e riproposto, sempre con grande successo, anche ad Imola e a Porretta Terme.
Lo caratterizza la commistione di generi che parte dal teatro di prosa, passa attraverso il cinema (rievocando alcune fra le scene più intense della pellicola M. Butterfly di David Cronenberg, protagonista Jeremy Irons) per ritornare alla lirica ed alla magia delle melodie di Puccini.
La scena rievoca con pochi tratti essenziali il Giappone e la sua delicata interiorità, divisa fra la dimensione del ricordo di Pinkerton adulto e la visione del ricordo del giovane marinaio desideroso di divertimento, anche a costo di calpestare un sentimento vero.
Partendo da un testo originale, l'autore Antonio Petris ha costruito uno spettacolo in cui Pinkerton, a distanza di qualche anno, si rende conto che forse l'unica donna che ha veramente amato in tutta la sua vita è stata Cio-Cio-San, la piccola Butterfly. Una confessione-ricordo che scorrerà le più belle pagine dell'opera delineando i tratti di un'”altra” Madama Butterfly, sviluppata attraverso un ulteriore possibile epilogo, come fosse il seguito di quella tragica storia d'amore.
Artista friulano diplomatosi all'Accademia d'arte drammatica, assistente di Denis Krief, Antonio Petris lavora nell'ambito delle produzioni liriche sia come regista che costumista, da alcuni anni è attivo anche come autore.
Lo spettacolo “Piccola Butterfly” è imperniato sul tema – come spiega lui stesso – del “colonialismo sentimentale”. Ad ispirare l'autore, oltre ad un viaggio in Giappone nel 2005 con il Teatro lirico sperimentale di Spoleto, è stato il film di Cronenberg “M. Butterfly” del 1993, interpretato da Jeromy Irons nel ruolo di un eterosessuale innamorato di un uomo. Nel testo di Petris il protagonista è lo stesso Pinkerton che si immedesima nel dolore provato da Butterfly, tanto da arrivare ad indossare il suo kimono e a tingersi come lei il volto di bianco, fino a fare Karakiri mentre dietro ad un sipario trasparente Cho Cho San compie lo stesso gesto.
Il Pinkerton, in veste di attore, è interpretato da Graziano Sirci, artista umbro, intenso e sensibile, che recentemente ha recitato al fianco di Mauro Bronchi in “Che fine ha fatto Baby Bambola?” e da protagonista in “Io Chisciotte”, entrambi scritti e diretti dallo stesso Petris.
Il pianista Matteo Ziraldo, nato nel 1982, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio “J.Tomadini” di Udine. Ha seguito corsi di perfezionamento di pianoforte e per maestro collaboratore sostituto presso il teatro lirico-sperimentale di Spoleto. Si è esibito in qualità di pianista solista, camerista, accompagnatore e di direttore in diverse manifestazioni musicali sia in Italia che all'estero. Attualmente è docente di pianoforte presso la scuola di musica di Passons (Udine) ed è direttore di cori nel Friuli-Venezia Giulia.
Nel ruolo di maestro concertatore, salirà per la prima volta sul podio della direzione d'orchestra, Laura Magnani, pianista classica e direttore artistico del Festival Pianistico di Spoleto.
I costumi di Butterfly e di Suzuki utilizzati nello spettacolo sono abiti originali giapponesi: preziosi kimoni da cerimonia, patrimonio personale concesso dal soprano Yasko Fujii.