Vuscom, minoranza "basta bugie" e svela nuovo documento. Ma Benedetti conferma "quel verbale è una bozza" - Tuttoggi.info

Vuscom, minoranza “basta bugie” e svela nuovo documento. Ma Benedetti conferma “quel verbale è una bozza”

Redazione

Vuscom, minoranza “basta bugie” e svela nuovo documento. Ma Benedetti conferma “quel verbale è una bozza”

Ven, 19/08/2011 - 15:40

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E' stata un'altra giornata infuocata fuori e dentro le mura di Vus Spa, la muncipalizzata dei 22 comuni della Valle umbra sud finita nel ciclone delle polemiche per il tiraemolla sulla vendita di Vuscom, la controllata che gestisce il metano e che fa utili appetitosi. Di ieri la pubblicazione di Tuttoggi.info (clicca qui) dell'ultimo verbale del Comitato del Controllo analogo che dava mandato (o avrebbe dato mandato, non è ancora chiaro) di vendere il 40% dell'azienda. Documento subito smentito dal presidente del Comitato, il sindaco di Cascia Gino Emili, che ne disconosce l'ufficialità dal momento che, a dir suo, non l'aveva neanche firmato e il cui contenuto era comunque sagliato. Qualcosa però non torna. O il segretario verbalizzante, il dottor Angelo Cerquiglini, d.g. in carica al municipio di Spoleto, ha capito male e verbalizzato peggio (c'è chi sostiene però che la trascrizione materiale sia stata operata dalla dottoressa Mariella Lorenzetti, in forza agli uffici folignati), o i sindaci ciurlano nel manico.

La sponda di Benedetti – di questa mattina la nota del sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, rientrato dal Fringe Festival di Edimburgo, che ribadisce la linea dei 5 sindaci del Controllo: “Siamo ancora in attesa di una dettagliata relazione da parte della Presidenza di VUS COM che illustri vantaggi e svantaggi della eventuale cessione di parte di VUS COM, una relazione che deve prefigurare i possibili scenari sia in caso di mantenimento della società pubblica che nell'ipotesi di una sua vendita parziale, con una particolare attenzione alla realtà del mercato di settore“. Il primo cittadino rigetta così la patata bollente sul presidente Villa (che non abbia capito lui?) seguendo una linea che, almeno sulle dichiarazioni ufficiali, sembra coerente da metà giugno. Ci sarebbe quindi da chiedersi come mai Villa non abbia predisposto ancora la tanto attesa Relazione ma abbia addirittura manifestato la volontà a cedere le quote alla Umbria Energy. La nota di Benedetti prosegue: “Inoltre il sindaco di Cascia che presiede il coordinamento, mi ha confermato di non aver ancora sottoscritto il verbale del 27 luglio, ricevuto peraltro soltanto ieri”. Dunque quel verbale è da ritenersi una bozza.
L'attacco della minoranza – certo è che in Vus o capiscono male o scrivono peggio. A confermare il triste sospetto sono i gruppi della minoranza di Spoleto (Gruppo Misto e Rinnovamento) che svelano un altro documento a dir poco scottante. Se è davvero prassi “approvare i verbali alle assemblee successive” come sostenuto da Emili & Co., tali decisioni dovrebbero figurare fra i punti all'ordine del giorno delle convocazioni dei sindaci. Invece non ve n'è traccia. Ma leggiamo la lunga e durissima nota, tanto nei confronti di Benedetti che di Emili, scritta dai capigruppo Gianmarco Profili, Angelo Loretoni e Fabrizio Cardarelli: “Cari Sindaci Benedetti ed Emili, rifacendoci all’usato monito per dire le bugie sono necessarie due teste: una serve per inventarle, l’altra per ricordarle…, raccomandazione che ovviamente rappresenta un esplicito invito ad essere sinceri, dalle vostre dichiarazioni siamo indotti a pensare che a voi probabilmente questo invito non è mai stato rivolto, ma il fatto che di testa ne avete una sola, con le inevitabili conseguenze del caso, appare del tutto inoppugnabile. Ed ora saremo ancora più espliciti. Ieri mattina i consiglieri Loretoni e Profili si sono recati in Comune per poter ritirare i famosi verbali delle riunioni del controllo analogo della VUS: toh, come d’incanto, hanno potuto leggere quello relativo alla seduta del 26 luglio, ma quello più scottante, ci riferiamo a quello della seduta del 27 giugno ancora non è pronto….”deve essere ancora firmato, ma prima del 21 agosto non ci sarà chi deve firmare..”. Che cosa hanno potuto leggere su tale verbale? Ora lo ribadiremo a tutti, così ognuno potrà farsi un’idea precisa a proposito del riferimento alla sincerità con la quale abbiamo aperto questo comunicato. Il verbale della seduta (quello pubblicato nella edizione di ieri da TO©, nella quale anche Benedetti era presente, così recita: “ Il COORDINAMENTO DEI SOCI con riferimento alla problematica della dismissione di una quota di partecipazione in VUS COM Srl, già trattata in precedenti sedute, ribadisce l’intendimento di avviare la procedura pubblica di gara per la cessione del 40% del capitale sociale….”. Ed ora rileggiamo quanto ha dichiarato alla stampa il sindaco Benedetti il 9 Agosto: “ E’ vero che sul futuro della VUS COM non è stata presa alcuna decisione definitiva e che si è ancora in fase di studio per analizzare tutti i possibili scenari, sia nel caso di mantenimento della società a capitale interamente pubblico sia in caso di vendita al 60 oppure al 40 per cento del suo valore”. A questo punto si possono fare due ipotesi, e lasciamo liberi i lettori di tirare le conclusioni che reputano più sensate: o Benedetti ha sparato l’ennesima bugia (tanto una più una meno cosa cambia…) nel goffo tentativo di parare i colpi di una opinione pubblica che sulla vicenda VUS mostra la sua nausea,abbandonato anche dal suo mentore politico e dal partito, o è in buona fede, ma in tal caso dimostra di non aver capito niente di quello che nel frattempo hanno deciso i suoi colleghi del controllo analogo….
Per quanto concerne invece le “verità” di Emili: ”quel verbale non l’ho letto…è consuetudine che i verbali vengano approvati alla assemblea successiva”, abbiamo il piacere di pubblicare l’ordine del giorno della riunione del Coordinamento dei soci convocata per le 9,30 di ieri mattina prot. N° 40026 (prima seduta, supponiamo, successiva a quella del 26 luglio): 1. Nomina del Collegio Sindacale della VUS COM Srl; 2. Nomina del Consiglio di Amministrazione di VUS COM Srl; 3. Nomina del Consiglio di Amministrazione della VUS GPL Srl;
4. Nomina componente del Consiglio di Amministrazione dellaICTValleUmbra Srl; 5. Varie ed eventuali.

Dove sta – si chiedono i consiglieri – il punto relativo all'approvazione del verbale della seduta precedente?Perchè in nessuna altra convocazione viene mai inserito un simile punto?
La risposta è immediata: non c’è, semplicemente perché non ci doveva essere: tale verbale era già stato approvato (pur mancando ancora le firme) alla fine della seduta stessa, così come è la vera prassi corrente.
Infatti il verbale al quale ci riferiamo, quello relativo alla seduta del 26 luglio, che ci è stato messo a disposizione dal segretario verbalizzante, e che a sua conferma viene dagli uffici della VUS, termina con la frase di rito: “Il PRESIDENTE dichiara quindi sciolta la seduta alle ore 14:00 previa stesura, sottoscrizione ed approvazione del presente verbale”.
In conclusione, dagli atteggiamenti che abbiamo descritto si legge chiaramente quale è il livello di disagio che attanaglia i nostri eroi in seguito alla scellerata decisione di vendere i pezzi pregiati della VUS ed alla conseguente, unanime,condanna da parte di tutti i benpensanti del nostro territorio. Ora tirino fuori un po’ di umiltà e di onestà intellettuale, riconoscano che stavano partecipando alla deliberazione di una scempiaggine e facciano in modo che si torni indietro, che si punti, al contrario, allo sviluppo e al potenziamento di VUS COM e di tutte quelle iniziative legate al referendum di giugno che possano portare benefici alle nostre città così malridotte dal punto di vista occupazionale. Le bugie le lascino dire a … chi ha due teste….”

Caccia alla talpa – intanto in Vus è scattata la caccia alla talpa. Amministratori e dirigenti non ne possono più della continua fuga di notizie ora verso i sindacati, ora verso la stampa e la politica di opposizione. Vogliono la testa del “corvo”, costi quel che costi. Dimenticando che si stanno decidendo le sorti di una azienda pubblica, dove i veri azionisti sono i cittadini. Capita, purtroppo, spesso. Insomma, anzichè fissare l'attenzione sugli errori, reali o presunti, propri o dei propri dipendenti ed agire di conseguenza, si preferisce guardare alla pagliuzza. Quando il trave è conficcato fra i propri occhi.

Riproduzione riservata

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