“Mettere un uomo organico al gruppo di potere interno alla sinistra che già governa Regione e capoluogo, alla guida dell’Università, equivale ad avere le mani libere sull’intera gestione della sanità umbra, una partita che vale oltre mille e ottocento milioni di euro, pari circa all’ottanta per cento del bilancio della Regione, un ‘mostro’ di potere che nojn avrebbe nessun contrappeso. In questo contesto va inquadrata l’insistente ingerenza di personaggi più o meno noti, sotto il profilo politico-istituzionale, circa l’esclusione delle liste degli studenti, in particolare quelle del blocco della sinistra, non ammesse alle elezioni per gravi vizi di forma. Voti preziosi per tentare l’assalto all’ultimo baluardo di autonomia in questa regione, mantenuto tale per oltre sette secoli di storia”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Franco Zaffini , capogruppo di fratelli d’Italia, in merito alla vicenda di giustizia amministrativa che sta, di fatto, paralizzando l’elezione del nuovo Rettore.
“Finora – spiega Zaffini – la gestione della sanità regionale si è retta sul rapporto convenzionale tra governo politico e governo dell’università, garantendo, tra alti e bassi, una amministrazione equilibrata e impedendo pericolosi sbilanciamenti dall’una o dall’altra parte. Oggi il gruppo di potere che dispone già di tutti i suoi uomini nelle aziende sanitarie, decide di tentare l’assalto all’ultimo baluardo, caduto il quale, via libera ad ogni progetto”.
“E’ su questo indecente proposito che si sta inscenando la pantomima della ‘rappresentatività democratica’ degli studenti – conclude Zaffini – e sorprende che pezzi importanti dell’opposizione non se ne rendano conto comportandosi da ‘cattivi maestri’ nei confronti dei nostri giovani”.