“Trovo vergognoso che sul mercato esista un gioco da tavolo basato sulla prostituzione. Sfruttamento della prostituzione, vendita degli organi, omicidi. Non manca nulla in questo gioco da tavolo. Non solo questo ‘gioco’ non è divertente, ma è profondamente diseducativo nel momento in cui si va ad inserire in un contesto delicato, come quello dei giovani, incitando molti illeciti. Non è accettabile scherzare sulla piaga dello sfruttamento della prostituzione né della violenza sulle donne“. C’è anche la senatrice umbra del Movimento 5 stelle Emma Pavanelli tra le parlamentari che chiedono venga tolto dal mercato il gioco da tavolo ideato dal musicista Immanuel Casto e distribuito dalla Raven.
Un gioco da tavolo che circola dal 2014 con una serie di versioni: Deluxe, Bordello d’Oriente, Pappa. L’obiettivo è sempre uno: guadagnare sfruttando le proprie prostitute. Che promettono ai propri clienti pratiche di ogni tipo in cambio di soldi. Un po’ come si fa nel Monopoli con terreni, case e alberghi.
All’uscita del gioco c’erano state le ire bipartisan delle senatrici Emanuela Baio, Maria Pia Garavaglia e Laura Bianconi. Ora, di fronte all’uscita di una nuova versione, a sollevare il caso politico sono Maria Elena Boschi e Lisa Noja di Italia viva e appunto Emma Pavanelli del Movimento 5 stelle. Per loro si tratta di un gioco diseducativo che oltraggia le donne. E quindi va tolto dal mercato.