La vertenza Treofan continua a tenere col fiato sospeso lavoratori, sindacati e istituzioni. Questa volta a scioperare sarà tutto il Polo chimico di Terni, mobilitazione organizzata dalle sigle sindacali per mercoledì 29 luglio dalle 10.00 alle 24.00 con presidio dei lavoratori a Palazzo Spada e un’assemblea sindacale in Regione.
Jindal, infatti, non ha risposto alle proposte dei sindacati, mantenendo un atteggiamento ambiguo che ha spinto istituzioni e sindacati a invocare, ancora una volta, l’intervento del Mise.
“Sono trascorsi ben sette giorni e dopo sollecitazioni da parte Sindacale e da parte Ministeriale la Dirigenza della società Treofan non si è degnata minimamente di rispondere in maniera esaustiva – commentano i sindacati in una nota congiunta – in spregio alle Istituzioni del nostro Paese, dei lavoratori e del Sindacato, invece di dare risposte concrete ha continuato nella sua strategia di sottrarre produzioni a Terni e non rifornirla di materie prime, con il risultato che oramai lo stabilimento è praticamente fermo”.
“A fronte di tutto ciò – proseguono i sindacati – i lavoratori riuniti in assemblea in modalità video, in risposta a questo atteggiamento irrispettoso della società hanno deciso la continuazione delle iniziative di lotta con modalità che saranno definite di volta in volta. Sarà inoltre predisposto un presidio con tutti i lavoratori nei prossimi giorni sotto il comune di Terni e per le prossime settimane sarà organizzata una manifestazione sindacale presso la Regione Umbria. Sarà altresì verificata la possibilità di una manifestazione di lotta per la prossima settimana dell’area industriale. Gli stessi lavoratori – concludono – chiedono al ministero dello Sviluppo economico una presa di posizione forte contro questo atteggiamento irresponsabile e provocatorio messo in atto dalla società Treofan”.
Nella giornata di ieri la Regione Umbria ha chiesto un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico tramite l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Fioroni.
“Il 15 luglio scorso – ha dichiarato l’assessore- si è tenuto un tavolo di confronto convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico con i rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali di categoria e il sindaco di Terni Leonardo Latini. In quella sede, a conclusione dell’incontro, si è convenuto che le organizzazioni sindacali predisponessero un’ipotesi di accordo, che la sera stessa è stato messo a disposizione dell’azienda, ma che ad oggi non risulta avere avuto riscontro”.
“Ricordando che la Regione Umbria si è messa a disposizione con la strumentazione di supporto disponibile – ha concluso l’assessore Fioroni – l’urgenza della richiesta, visto il silenzio dell’azienda, è finalizzata a ripristinare le normali relazioni industriali ad oggi interrotte, nell’interesse del sito, del territorio e dei lavoratori”.