La vertenza Treofan sta attraversando la sua fase più delicata e aspra. Questa mattina una delegazione di lavoratori si è recata davanti i cancelli del sito di Battipaglia per impedire ai tecnici olandesi e di Brindisi di entrare nella fabbrica campana per effettuare un sopralluogo finalizzato allo spostamento dei macchinari in altri siti del Gruppo Jindal, sottraendoli di fatto a quello umbro, che aspetta le attrezzature garantire la produzione presente e futura e la continuità lavorativa alle maestranze.
Il presidio è stato organizzato dopo il tavolo dello scorso 26 giugno nell’ambito del quale, come sottolineano i sindacati: “per l’ennesima volta si è riscontrato un atteggiamento ostile e provocatorio, da parte del’A.D. Kaufmann, di conseguenza l’incontro tecnico non ha dato alcun riscontro ed è stato un nulla di fatto, anche in presenza del direttore Aloys Slender”.
Il sito di Terni, come denunciato più volte dalle sigle sindacali, è stato nel tempo sempre più “alleggerito”, con ordinativi dirottati verso altri stabilimenti Jindal.
“Nessuna risposta a domande più tecniche – incalzano i sindacati riferendosi sempre al tavolo del 26 giugno e inviando una missiva alle istituzioni – Non hanno dato nessuna risposta esaustiva. Le rassicurazioni verbali purtroppo vengono da mesi smentite dai fatti che vedono. I principali e più importanti macchinari di Battipaglia destinati ad altri siti europei e non a Terni, nonostante siano fortemente necessari per revamping e potenziamento del sito situazione alla quale si aggiunge il ridimensionamento del numero del personale rispetto le 151 unità delle iniziali slide presentate al MiSE, che secondo le proiezioni aziendali è destinato a scendere, mette in difficoltà la tenuta dello stabilimento già da ora, con numeri che si riscontrano insufficienti per poter svolgere l’ordinaria attività lavorativa”.
Secondo quanto riferito dalla nota congiunta dei sindacati, rispetto i numeri del personale, si confermano le attuali 143 unità , che saranno comunque riviste alla fine dell’anno, dopo l’arrivo della taglierina a Terni; è stata anche comunicata la volontà di spostare il prodotto finito presso un magazzino Jindal, situato al nord Italia.
“Chiediamo a tutti (riferendosi alle istituzioni locale, regionali e del Governo, ndr) – concludono i sindacati – di adoperarvi al fine di garantire il mantenimento del sito Treofan di Terni a partire dal blocco dei macchinari presenti su Battipaglia”.