I Dem hanno accusato la lista civica di "fare il gioco delle destre", Patto 23 "Hanno consegnato loro la città alla Lega" | Interviene anche Locchi (Umbertide Partecipa) "Patto 23 gruppo di anonimi che si nascondono sotto la loro sigla"
Mancano due mesi alle amministrative di Umbertide ma la strada verso il voto del 14 e 15 maggio è già lastricata di accuse e polemiche.
L’ultimo botta e risposta riguarda Pd e Patto 23, la nuova coalizione presentatasi come “grande Polo progressista”, formata da Azione, Amici per Umbertide e Umbertide Civica. A lanciare la prima freccia erano stati i Dem, che giorni fa avevano accusato “i dirigenti ex PCI, ex PDS, ex DS ed ex PD, intenti ad animare liste civiche alternative al centrosinistra”, di creare ulteriori divisioni al suo interno e “fare così il gioco delle destre”.
I componenti di Patto 23 si sono detti “sconcertati” dalle dichiarazioni dell’Unione Comunale di Umbertide, “che si erge a paladina del centrosinistra e del rinnovamento. Sono gli stessi che, dopo aver sfiduciato il proprio sindaco (Marco Locchi nel 2017) con una squallida operazione di palazzo, hanno fatto arrivare il Commissario e consegnato alla destra la città proprio con il sostegno dell’evergreen Locchi.
“Sono gli stessi – continua Patto 23 – che, mettendo insieme un’accozzaglia di sigle, offrono oggi alla città uno spettacolo indecoroso nel disperato tentativo di ingannare gli elettori nel segno di una ritrovata unità politica, operazione mossa solo da squallidi interessi di bottega, usando come prestanome il candidato Anniboletti. Noi vogliamo intraprendere un percorso nuovo, che si riconosce nel centrosinistra inclusivo e non autoreferenziale, dove tutti questi ex da oltre 30 anni possono trovare rappresentanza politica non con candidature future come ancora qualcuno del Pd aspira, ma aprendo la strada convintamente a giovani e cittadini di Umbertide che vogliono continuare a sentirsi comunità”.
“Parole con firma anonima da parte di Patto 23 – ha contrattaccato il Pd umbro – piene di livore, risentimento e rancore. Facciamo appello alla trasmissione Chi l’ha Visto per avere notizia su chi si cela dietro questa sigla. Vorremmo conoscere le loro biografie politiche, sapere cosa hanno fatto in questi anni per Umbertide e cosa vorrebbero fare per il futuro della città. È certamente squallida la polemica sul candidato a sindaco del Centrosinistra Sauro Anniboletti, professionista stimato e rispettato che si è messo a disposizione della città in un progetto di ricostruzione del centrosinistra e per ridare dignità ad Umbertide. Chi si dice di centrosinistra ma si comporta in questo modo e con questo livore fa certamente il gioco della destra”.
Su questo botta e risposta è intervenuto anche l’ex sindaco Marco Locchi (oggi coordinatore di Umbertide Partecipa), tirato in ballo – dice – “da un gruppo di ‘anonimi’ che si nascondono sotto la sigla Patto 23. Infatti non è dato sapere chi sono. Si qualificano come gruppo di sinistra ma vorrei innanzitutto capire se anche loro sono d’accordo che l’obiettivo di questa campagna elettorale è quello di riprendere il Comune per evitare altri 5 anni di governo Lega. A differenza degli anonimi di Patto 23 io ho avuto il coraggio di compiere, nel 2017/18, azioni di rottura e scelte nell’unico interesse della città (serra disabili, scuola Monini, ecc.) per l’attuazione del programma elaborato dall’Amministrazione di centrosinistra. In quella fase non ho visto nessuno di questi sedicenti innovatori e moralizzatori di Patto 23 usare altrettanto coraggio plaudendo alla scelta fatta. Anniboletti, anche per Umbertide Partecipa, rappresenta una figura eccellente sotto tutti i punti di vista. C’è chi ha il coraggio di assumere le proprie decisioni e chi continua a mascherarsi manovrando dietro le quinte favorendo così il gioco degli avversari”.