Verdopoli, indagati presidente Ase, ex CdA, dipendenti e 2 aziende di Spoleto: ecco i nomi – Tremano i palazzi - Tuttoggi.info

Verdopoli, indagati presidente Ase, ex CdA, dipendenti e 2 aziende di Spoleto: ecco i nomi – Tremano i palazzi

Redazione

Verdopoli, indagati presidente Ase, ex CdA, dipendenti e 2 aziende di Spoleto: ecco i nomi – Tremano i palazzi

Sab, 20/10/2012 - 00:40

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Carlo Ceraso

Terremoto all’Ase di Spoleto, la SpA a totale controllo del Municipio, finita nel mirino della Procura della Repubblica che oggi, a firma del pm Federica Albano, ha spiccato 7 avvisi di garanzia in merito ad almeno due appalti pubblici per la manutenzione del verde pubblico cittadino. Fra gli indagati figura il presidente Roberto Loretoni e il responsabile del procedimento Rossano Rossi che in Ase ricopre l’incarico di Capo dlel’area operativa. Gli avvisi di garanzia hanno raggiunto anche i rappresentanti di due note aziende locali, due cooperative specializzate nel verde pubblico e nello smaltimento dei materiali di risulta: si tratta di Luciano Raggi (Ecol Srl) e Claudio Paolangeli (Coop. Sicaf). Gli altri 3 indagati sono ex membri del vecchio Cda: il presidente Claudio Frascarelli e i consiglieri Giampiero Palazzi e Antonino Rosati.

L’ipotesi di reato – Per tutti il reato è quello di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” in concorso. Recita il testo: “chiunque con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032”. Al presidente Loretoni viene contestato anche l’ipotesi di abuso d’ufficio.

Il blitz – La consegna degli avvisi di garanzia è stata preceduta questa mattina da una visita dei carabinieri del Nucleo operativo, coordinati dal tenente Giulia Maggi, negli uffici dell’Ase dove sono stati sequestrati gli atti delle “gare di appalto dal 2009 ad oggi per la manutenzione del verde pubblico nella città di Spoleto”, come si legge nel comunicato diramato nel tardo pomeriggio dal capitano Fabio Rufino.

Fra silenzio e difesa – impossibile contattare i diretti interessati. Squilla a vuoto il telefonino di Loretoni come anche quelli degli altri componenti dell’attuale board. L’azienda pubblica non ha sentito per il momento la necessità di emettere alcun comunicato, come pure il suo azionista unico, il comune di Spoleto, anche se in quest’ultimo caso c’è da rilevare che il sindaco Benedetti si trova fuori città colpito da un lutto familiare. Anche la segreteria del Pd spoletino, travolta da questo scandalo che vede coinvolti personaggi di spicco come Loretoni e Frascarelli, mantiene sulla vicenda un profilo molto basso.

L’inchiesta – le indagini, come può anticipare Tuttoggi.info, riguardano due se non tre appalti: dal 2009 al 2012 relativi all’affidamento della manutenzione del verde pubblico cittadino, sempre affidato alla ditta Ecol di Raggi che in alcuni casi si è presentata alle gare in associazione temporanea con la Sicaf. La posizione di quest’ultima, a quanto si apprende, sembra marginale (il condizionale è d’obbligo) dal momento che la propria posizione fiscale sarebbe stata sempre trovata in regola, a differenza di quella della Ecol. “Siamo sereni” ci dice al telefonino Paolangeli che ha nominato quale legale di fiducia il principe del foro di Spoleto, l’avvocato Salvatore Finocchi, “dimostreremo la nostra estraneità ai fatti contestati”. Le indagini erano partite dopo la segnalazione fatta dalla Gardeland di Bocci Novello che, per un motivo o l’altro, si era sempre vista soffiar di mano l’appalto a vantaggio della Ecol o dell’Ati Ecol-Sicaf. Per tutto il pomeriggio, presso la caserma di via Filosofi, i carabinieri hanno ascoltato diverse persone su questa inchiesta che rischia di creare un vero terremoto in città.

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