“VENT’ANNI DOPO”: DUMAS? NO, CASTELLANA (SDI) - Tuttoggi.info

“VENT’ANNI DOPO”: DUMAS? NO, CASTELLANA (SDI)

Redazione

“VENT’ANNI DOPO”: DUMAS? NO, CASTELLANA (SDI)

Lun, 19/11/2007 - 14:49

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Non è sfuggita, all’occhio attento dei nostri lettori, la foto di TO® che ritrae il passaggio di una piccola busta, una bustarella, dalle mani del segretario della sezione Bezzi, Roberto Ranucci, a Giovanni Maria Castellana, il presidente del consiglio comunale di Spoleto che venerdì scorso ha clamorosamente deciso di abbandonare la Margherita per confluire nello Sdi. E’ bastato tanto poco per dar il via ad una ridda di battute che richiamavano quelle di craxiana memoria. “Cominciamo bene?” scherzava uno dei presenti. Tuttoggi.info ha indagato un po’ ed alla fine è venuta fuori la verità: la piccola busta gialla conteneva l’ultima iscrizione di Vanni all’allora Partito Socialista. Era il 1987. Vent’anni fa, giusti giusti. E vent’anni dopo, come in una sceneggiatura di Alexandre Dumas, ecco Castellana tornare a casa. Altro che lassye o rintintin. E a guardar bene i protagonisti di questa vicenda, che rischia di sconvolgere i rapporti di forza della maggioranza che sostiene il sindaco Brunini, si ritrovano un po’ tutti i personaggi resi celebri dalla firma dello scrittore francese. C’è la “Fronda”, il movimento nascosto di opposizione alla politica del Cardinale Mazarino (Maxime Bruninì?). C’è D’Artagnan (Silvanò de Romettì, uguale anche nel…pizzo) che, vent’anni dopo, appunto, si mette alla ricerca del suo amico Aramis d’Herblay (Lucianò Liscì) fattosi nel frattempo abate. La nuova trama vuole che Liscì sia rimasto laico…..i voti li ha presi la sorella. Ma torniamo alla storia. In pochi giorni Silvanò riaggancia anche Porthos che, acquistate molte tenute è diventato il signor du Vallone de Bracieux de Pierrefonds: tradotto in spoletino, Pomagnano, la terra di monsieur Alleoruà. Ed infine Athos, ovvero Jean Marie de la Castellanà, che nell’opera di Dumas è il conte de La Fere. Manca nessuno? Ma certo che sì, madame de Chevreuse, ovvero Patrice Colangelì, la cara amica di Athos Castellanà. Non è un caso che sia stata lei, insieme a Amamis Liscì, a convincere Athos a combattere la “Fronda”. Un solo, atroce dubbio si alimenta nei banchi di maggioranza e opposizione: siamo sicuri che i 4 moschettieri e la seducente Patrice, vogliano difendere Mazarino Bruninì?

(Ca.Cer.)


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