Convocata per protestare contro le ultime chiusure intorno al progetto di Variante Sud come il no all’accesso agli atti e l’assenza del dirigente alla riunione della Consulta, la manifestazione del Comitato è diventata invece l’occasione in cui il sindaco Stefano Zuccarini ha aperto al confronto. Un fatto non di poco conto, alla luce dell’esito dei pochi confronti ufficiali che si sono tenuti tra i cittadini e il Comune.
Appuntamento alle 15.30, in concomitanza con il consiglio comunale su Valle Umbra Servizi, in piazza della Repubblica. I partecipanti arrivano alla spicciolata e l’inizio è regolare ma intorno alle 15.45 la sorpresa. Di fronte ai manifestanti si presenta proprio il primo cittadino, accompagnato da un vigile urbano, diretto in consiglio comunale. Zuccarini, sapendo della manifestazione ampiamente annunciata e potendo dunque evitare il confronto passando per un altro ingresso del palazzo, sceglie di passare dall’ingresso principale e si ferma a parlare con il Comitato. Le posizioni non sono sembrate molto conciliabili, così come i toni che a volte sono saliti, ma l’apertura al dialogo da parte del Comune è apparsa chiara e si vedrà nei prossimi giorni quanto reale.
Proprio mentre i portavoce del Comitato, Luigi Casini e Francesco Piermarini, erano nel bel mezzo del loro intervento, ecco il sindaco: “Organizziamo un incontro, io sono a disposizione e non ho niente da nascondere. Oggi c’è un consiglio comunale su Vus e non posso fermarmi, non la prendete come atto negativo. Sapete però dove sto e non vado da nessuna parte”, ha detto il primo cittadino rivendicando modifiche in merito al progetto del 2004: “Dimostratemi che il progetto del 2004 è uguale a questo di oggi“, ha incalzato rispondendo a chi gli ricordava la sua mobilitazione contro l’opera. E sempre Zuccarini: “Se volete la strada che va a Torre di Montefalco, dovete parlare con la Tesei perché alla città di Foligno non serve”.
Gli interventi del Comitato, prima dell’arrivo del sindaco, erano stati duri come d’abitudine: “la strada che ci propongono divide, invece di unire. Siamo uniti per denunciare un forte impatto ambientale, che va a danneggiare anche edifici di valore come la chiesa di Fuksas, la zona di Cave o la storica pista ciclabile della Tronca. E’ un’opera inutile – ha detto Casini – bastava una semplice strada urbana per decongestionare il tutto, come previsto dal Piano regolatore“. Pomeriggio concluso con il gesto simbolico di stracciare il piano regolatore, a simboleggiare il mancato rispetto della previsione della strada urbana per la zona.