La maggioranza dice no e boccia la mozione per un voto di differenza
La questione della partecipazione dei cittadini al progetto della Variante sud è approdata in consiglio regionale, attraverso una mozione del consigliere regionale M5S, Thomas De Luca, ma il centrodestra ha detto no. Il documento è stato respinto con nove voti contrari della maggioranza (Lega, FdI, Tesei-Presidente per l’Umbria) e 8 voti favorevoli della minoranza (Pd, M5S, Misto, Patto civico).
La mozione
La mozione impegnava la giunta “ad avviare senza ulteriore indugio un percorso di consultazione pubblica attraverso il coinvolgimento dei comitati cittadini, delle associazioni presenti nel territorio e portatori di interesse sulla proposta allo studio pubblicando la documentazione utile alla valutazione degli effetti significativi che l’opera potrebbe avere sull’ambiente e sul tessuto urbano valutando altresì le alternative progettuali eventualmente proposte in ragione degli obiettivi di tutela dell’ambito territoriale interessato“. Piccola querelle anche con l’assessore Melasecche, impegnato al momento della discussione della mozione e impossibilitato a parlare nel momento in cui si era aperta la votazione.
“Bocciatura immotivata”
“Una bocciatura immotivata e inspiegabile – ha detto De Luca – La cittadinanza ha posto una questione legata al rischio idraulico visto che parliamo di una zona vulnerabile. Un’opera del genere non può guardare al 2030 ma almeno ai prossimi 50 anni. Le valutazioni devono tenere conto del rischio di frane e alluvioni, tra l’altro l’infrastruttura non consentirebbe il collegamento delle tappe intermedie, tagliando fuori tante frazioni e centri abitati. Serve assoluta cautela, invece la maggioranza resta muta“. Ora la palla passa alla Seconda Commissione dove nei lavori d’aula è calendarizzata per metà luglio l’audizione dei rappresentanti del Comitato variante sud: “Vedremo cosa succederà e se la maggioranza metterà anche lì il bavaglio ai cittadini” conclude De Luca.