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Valnerina, devozione e tradizione a Meggiano per la festa della Madonna Addolorata

In paese la chiamano la ‘Terza domenica di settembre’, nella Chiesa la ‘Festa della Madonna addolorata’. A Meggiano, frazione del Comune di Vallo di Nera, questa ricorrenza religiosa si svolge ogni anno con grande partecipazione e coinvolgimento, tanto da diventare la più importante delle feste in calendario. Per l’occasione, nel piccolo centro di montagna, la devozione verso la Mater Dolorosa si affianca a una centenaria tradizione fatta di convivialità, partecipazione e giochi popolari.
Domenica scorsa tutti gli abitanti di Meggiano, ma anche i residenti delle frazioni vicine e le famiglie originarie del paese, si sono ritrovati nella chiesa di San Michele Arcangelo per patecipare alla messa celebrata dal parroco don Jose Tekkumattom, animata dai canti del coro interparrocchiale diretto da Elisabetta Pallucchi e accompagnato dal giovane organista Enrico Morganti.
Alla Messa è seguita una Processione che ha percorso le vie del paese, con la partecipazione delle Confraternite di Meggiano, Piedipaterno e del Contado di Cerreto di Spoleto che per l’occasione hanno rispolverato stendardi, croci, insegne, lampioni, tuniche e mozzette colorate.
Dopo la celebrazione liturgica i festeggiamenti sono continuati nella piazza del paese con un grande pranzo preparato dal Comitato parrocchiale in collaborazione con l’Università agraria di Piedipaterno-Meggiano.
Nel pomeriggio, invece, la tradizione ha proposto i giochi popolari: il tiro alla fune per uomini, donne e bambini, la ruota della fortuna, l’altezza del prosciutto e la briscola, mentre la ‘Società dei Musici’ si è esibita in un repertorio di canti e letture popolari tratte in parte dagli scritti di Gianfrancesco Marignoli e di Alberto Talegalli.