Ha tentato di vendere il vaccino Astrazeneca alla Regione Umbria, ma era tutta una truffa. A sventare il raggiro ai danni dell’ente pubblico sono stati i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Perugia (Nas), coordinati dalla Procura del capoluogo umbro.
Nell’ambito dell’inchiesta umbra, nelle prime ore di sabato mattina (6 febbraio), in provincia di Messina, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Perugia, con la collaborazione dei colleghi del Nas di Catania e del Comando Provinciale di Messina, hanno effettuato una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Perugia presso l’abitazione di un sedicente intermediario di “Astrazeneca Internazionale”.
L’uomo, nei giorni scorsi, addirittura prima dell’approvazione da parte di EMA (Agenzia Europea del Farmaco), aveva tentato di proporre la vendita di una fornitura di vaccino Astrazeneca anti Covid-19 direttamente alla Regione Umbria.
L’indagato, che a supporto della sua legittimazione affermava (sempre falsamente) l’interesse di altre regioni italiane all’acquisto, forniva anche credenziali e documentazione certificativa di Paesi stranieri, sui quali sono in corso indagini in relazione alla loro genuinità. Nel corso della perquisizione, i militari sottoponevano a sequestro materiale informatico e copiosa documentazione di interesse investigativo.
L’Azienda, abusivamente coinvolta dallo pseudo intermediario, ha disconosciuto ogni rapporto contrattuale al di fuori di quelli stipulati con le previste Autorità Governative e sta valutando di procedere per le vie legali.