Dalla Regione Umbria arriva il “no” al governo giallo-verde. Sui vaccini, nessun dietro front da parte della Giunta Regionale e la presidente Marini lo dice chiaramente attraverso un suo post su Facebook: “la Regione Umbria si doterà di una propria legge regionale mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a tutte le scuole della Regione”. Il riferimento è nei confronti della votazione parlamentare a proposito dell’emendamento di Lega e Movimento 5 Stelle in tema di obbligo vaccinale e di eventuale autocertificazione per le famiglie. Fatto che rientra all’interno delle modifiche al decreto Lorenzin che il governo Salvini – Di Maio vorrebbe introdurre con il disegno di Legge Milleproroghe.
Marini dunque lo dice chiaramente: “l’Umbria si doterà di una propria legge regionale mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a tutte le scuole della Regione. I vaccini sono una conquista della ricerca scientifica, dell’avanzamento della scienza medica. Avere le vaccinazioni pubbliche e gratuite garantite dal Servizio sanitario è un risultato democratico di uguaglianza di diritti. Vaccinarsi significa proteggere se stessi e la comunità di appartenenza”.
Marini poi rivendica la posizione della Regione Umbria per ciò che riguarda i risultati raggiunti in questi anni: “l’Umbria da molti anni è in testa per coperture vaccinali sulla popolazione di riferimento. Tutelare la salute dei bambini e proteggere i bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi è un obbligo delle istituzioni preposte alla tutela della salute. Noi non arretreremo in questa conquista di civiltà – scrive la la presidente – e non scambieremo la salute delle persone per quattro miseri voti di movimenti minoritari, oscurantisti, antiscientifici”.
Nel frattempo, anche i sindaci del PD e del centro sinistra dell’Umbria hanno espresso tutta la loro preoccupazione per la decisione presa con l’approvazione dell’emendamento. “Dopo che già una circolare ministeriale dello scorso luglio aveva generato non poca confusione – scrivono i sindaci – ora la bizzarra idea dell’autocertificazione. Lo stesso Ministro ora parla di “obbligo flessibile” (che vuol dire?) e di bambini che non possono vaccinarsi “reclusi” solo in alcune classi. Siamo tra il nulla e l’improvvisazione. Quanto accaduto (e sta accadendo) è molto grave per le sue possibili conseguenze sulla salute dei bambini e per la serenità delle nostre comunità.
Ognuno di noi, consapevole del proprio ruolo di autorità sanitaria sul territorio, condivide la necessità di approfondire, insieme alla Regione, uno studio sugli interventi possibili a tutela della salute pubblica e per contrastare, con ancora maggior vigore, visioni antiscientifiche strumentalizzate sul piano politico ma prive di ogni riscontro.
Valuteremo – concludono i sindaci – la possibilità di emettere apposite ordinanze per ripristinare la corretta applicazione della legge sulla vaccinazione obbligatoria visti anche i suoi risultati positivi. Allo stesso tempo condividiamo in pieno le ferme e giuste posizioni dell’assessore regionale alla sanità Luca Barberini e della Presidente Marini e la loro intenzione di avviare, da subito, l’ iter di approvazione, per gli stessi obiettivi, di una specifica legge regionale. Sosteniamo con forza questo intendimento e sollecitiamo a concretizzarlo nel più breve tempo possibile”.