Approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria il nuovo piano vaccinale, sulla base delle linee guida modificate a livello nazionale, in cui si terrà conto della sola vulnerabilità e delle fasce di età.
Si inizierà dal primo aprile dalle persone estremamente vulnerabili (in Umbria sono 45.029). Soggetti che saranno contattati direttamente dalle strutture che li hanno in cura (ad esempio i pazienti oncologici, i dializzati, etc.). A queste persone sarà somministrato il vaccino Pfizer oppure, per le somministrazioni a domicilio, il prodotto Moderna. Caso per caso, sarà indicata la priorità del caregiver familiare (ad esempio i familiari dei bambini malati, al fine di garantire loro protezione). Nella categoria sono compresi anche 6.518 persone con elevatissima disabilità. Le vaccinazioni avverranno, a seconda dei casi, direttamente nelle strutture ospedaliere che le hanno in cura, nei punti vaccinali territoriali o attraverso i medici di medicina generale.
Da aprile a maggio saranno inoltre vaccinati con AstraZeneca, anche dai medici di medicina generale, i soggetti con un’età compresa tra 70 e 79 anni. In Umbria sono 80.825. In questo caso l’indicazione è procedere per anzianità (prima i 79enni, poi i 78enni e così via), ma i medici di famiglia potranno individuare altri criteri in base alle condizioni di salute dei propri assistiti o a funzionalità di natura logistica.
Poi si proseguirà con la fascia di età 60-69 anni e con coloro che hanno meno di 60 anni con una comorbità, ma comunque non tali da individuarli come soggetti estremamente vulnerabili.
Parallelamente si completerà la vaccinazione delle categorie prioritari per le quali è iniziata la vaccinazione. In particolare, saranno ricontattati gli ultra 80enni che non hanno aderito alla campagna di vaccinazione (circa il 20%, cioè 18 mila persone). E l’anticipazione ad aprile delle prenotazioni già prese a maggio: ad oggi circa 4000 soggetti su 8700 hanno scelto di aderire.
E si completeranno le vaccinazioni delle categorie rimaste prioritarie, come da piano nazionale: operatori sanitari e socio-sanitari, ospiti e operatori di Rsa, personale che comunque opera nelle strutture sanitarie, forze dell’ordine, istituti penitenziari, personale scolastico e universitario (docente e non), protezione civile e volontariato del soccorso pubblico.
La Regione, sulla base dei vaccini ricevuti o attesi, ritiene di poter completare entro aprile l’inoculazione del primo vaccino Pfizer per gli ultra 80enni (entro maggio la seconda dose).
La vaccinazione dei soggetti fragili (con Pfizer) avverrà tra aprile e maggio per la prima dose e tra maggio e giugno per la seconda.
Le vaccinazioni delle persone tra 70 e 79 anni (con AstraZeneca) saranno effettuate tra aprile e maggio per la prima dose e tra luglio e agosto per la seconda (che deve essere fatta, da protocollo, a distanza di due mesi e mezzo).
Il commissario Covid Massimo D’Angelo annuncia che, compatibilmente con i farmaci che arriveranno in Umbria, saranno implementati i punti vaccinali. Attualmente sono 17 i punti territoriali, con 33 team, che hanno una capacità di 3924 vaccinazioni al giorno. Con l’aumento dell’attività alla domenica pomeriggio e l’apertura di altri punti territoriali, si conta di implementare la capacità di somministrazione giornaliera di ulteriori 1440 dosi. Restano attivi i punti vaccinali nelle Rsa per le necessità.
Sono invece attualmente 8 i punti vaccinali ospedalieri (per i soggetti estremamente vulnerabili) dove operano 12 team vaccinali, dal lunedì al sabato, solo la mattina, con una potenzialità di 840 somministrazioni al giorno. Prevista l’apertura, in base alla disponibilità del personale, anche in orario pomeridiano e la domenica mattina, consentendo ulteriori 840 somministrazioni giornaliere.
Per i medici di medicina generale, interessati alle vaccinazioni a domicilio di over 80 e pazienti estremamente vulnerabili e della fascia di età tra 70 e 79 anni (con vaccino AstraZeneca) si stima una capacità di circa 3.500 somministrazioni al giorno (5 per ciascuno dei 700 medici interessati).
Una potenzialità complessiva giornaliera che dunque, a regime, viene stimata tra le 9 e le 10 mila persona che possono essere vaccinate ogni giorno. Inoltre, si stanno coinvolgendo ulteriori categorie sanitarie disponibili a partecipare alla campagna di vaccinazione.
L’incognita è sempre legata ai vaccini che arriveranno in Umbria. Al loro numero e alla tipologia. Claudio Dario (che termina il suo incarico di direttore Sanità in Regione) ricorda che son state somministrate 250 mila dosi di vaccino influenzale in meno di due mesi.