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Coronavirus, in Umbria incidenza al minimo Italia | Distretti, dati da riapertura scuole dopo Pasqua

Si attenuano ancora le curve dei contagi Covid (e, pur lentamente, anche quelle dei ricoveri e dei decessi) in Umbria. Che dopo la Sardegna è ora la seconda regione in Italia dove più basso il tasso di positività settimanale (rapporto tra nuovi contagi e tamponi fatti) e l’incidenza dei nuovi contagi risulta tra le migliori (137,7 nell’ultima settimana, 128 alle 18 di giovedì 25 marzo).

L’indice Rt stimato in Umbria è 0,81 (in discesa anche in Italia a 0,96).

L’incidenza nei distretti

In provincia di Perugia mediamente continua a scendere l’incidenza dei nuovi contagi (128,65 per 100 mila abitanti). Con una situazione in rapido miglioramento anche nel Ternano (163,79) dopo l’impennata di fine febbraio.

Il Nucleo epidemiologico valuta positivamente gli effetti delle misure restrittive, in particolare nel Ternano. Misure che hanno ormai portato quasi tutti i distretti umbri ad avere un indice di incidenza settimanale inferiore al limite dei 200 casi per 100 mila abitanti. Restano sopra tale soglia critica solo la Valnerina (251), dove tuttavia incidenza l’esiguità d ella popolazione e lo Spoletino (201).

Leggermente sotto soglia in Alto Tevere (intorno a 194). Nel Ternano a 183,5 e nel Folignate a 184,6. Nell’Assisano l’indice è sceso circa a 157, a 125 nell’Alto Chiascio.

Nel Ternano situazione sotto controllo nel Narnese (154) e nell’Orvietano (121).

Le situazioni più tranquille si hanno nelle due zone colpite prima dalla terza ondata, caratterizzata dalla circolazione delle varianti: Media valle del Tevere (61) e Perugino (68).

Scuole, si valutano riaperture dopo Pasqua

Numeri da riapertura delle scuole. A questo proposito l’assessore Luca Coletto spiega che eventuali interventi saranno ormai a rimandati a dopo le vacanze di Pasqua. Nelle quali “c’è la possibilità concreta che le scuole riaprano”. Nell’immediato, al limite, sono previsti interventi che possono riguardare situazioni locali per asili ed elementari.

Coletto e il Nucleo epidemiologico, sulla base dei dati sui contagi in Umbria nell’ultimo anno (e in particolare dopo le vacanza di Natale) hanno ribadito l’opportunità delle misure restrittive assunte per le scuole. Bambini e ragazzi sono “i principali incubatori” del virus, poi trasferito nelle scuole, perché “portatori sani eccellenti”.

In tarda mattinata il presidente del Consiglio Mario Draghi ha comunicato che anche nelle zone rosse le scuole riapriranno fino alle medie.

I dati dell’ultimo giorno

Nell’ultimo giorno in Umbria tornano però a salire i positivi al Covid in base al bollettino della protezione civile aggiornato alle ore 11.40 gi venerdì 26 marzo. Attualmente sono 5250, con 320 nuovi casi (su circa 4 mila 300 tamponi processati). Calano però ancora i ricoverati (433), anche in terapia intensiva (57). Cinque le persone decedute.