La Spi chiede di cambiare passo e annuncia possibile presidio
Mario Bravi e Bernardo Baldoni, rispettivamente segretario provinciale e territoriale della Spi Cgil di Perugia e Foligno, denunciano i ritardi sui vaccini nel territorio. “Mentre il generale Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato a reti unificate la imminente vaccinazione degli ultra 40 enni, siamo costretti a far notare che a Foligno siam , in molti casi, in ritardo nella vaccinazione degli ultra 70 enni, per non parlare poi dei 60 enni”.
I numeri
Stigmatizzati i toni propagandistici, che “non servano e anzi si ritorcano contro chi li mette in atto. Nel distretto sanitario di Foligno, che comprende anche i comuni di Spello, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Montefalco e Trevi, e che supera complessivamente i 100 mila abitanti, secondo i dati ufficiali relativi al 13 maggio, discreta è la situazione relativa alla vaccinazione degli ultra 80 enni. Infatti su un totale di. 9.859 persone al di sopra degli 80 anni, hanno ricevuto almeno una dose 8.370 anziani. Resta però ancora da completare un lavoro che riguarda 1.470 persone. Pesante e molto critica è invece la situazione relativa alle persone tra 70 e 79 anni. Infatti su un totale di 11.331 persone presenti in questa fascia d’età, hanno ricevuto almeno una dose (e molti completato il ciclo) almeno 7.665 settantenni, la percentuale che è del 60 % è consistentemente più bassa della media nazionale e mancano all’appello almeno 4.900 persone. Un dato troppo alto, per non parlare delle persone tra 60 e 69 anni che sono circa 14.100 e dove chi ha ricevuto almeno una dose sono solo 3.250 persone“.
L’appello e il presidio
L’appello della Spi è dunque quello di “superare i rilevanti ritardi accumulati, per evitare che una ripresa eventuale dei contagi nella fasce giovanili, ipotesi da scongiurare, colpisca un’altra volta i tanti anziani ancora non coperti dal vaccino. E’ tempo di passare dalla propaganda ai fati concreti!Se questi ritardi perdurassero la settimana prossima, organizzeremo un presidio di pensionati davanti alla sede del Distretto Sanitario“.