L'emergenza sanitaria entra in campagna elettorale, anche se la scelta sul luogo spetta non alla politica ma alla Usl
La giunta guidata da Stefania Proietti propone il teatro Lyrick per le vaccinazioni, il capogruppo leghista in Regione Stefano Pastorelli rilancia invece Umbriafiere. Non fosse che il tema è serio, parrebbe che la politica ad Assisi abbia già deciso di fare campagna elettorale ‘accapigliandosi’ sul vaccino anti Covid, anche perché non si capisce come mai eventualmente l’uso di una struttura esclude l’altra.
E così, citando il manzoniano Conte di Carmagnola, S’ode a destra uno squillo di tromba, appunto la giunta Proietti che sceglie il Lyrick, a sinistra risponde uno squillo, quello di Pastorelli che sceglie Umbriafiere. Dimenticando in entrambi i casi che a decidere non è la politica, ma la Usl.
“Ho ascoltato le proposte avanzate dall’Amministrazione comunale di Assisi – segnala il consigliere – ma in questo momento così delicato bisogna evitare ogni tipo di scatto in avanti più utile per la campagna elettorale in ottica elezioni che non a vantaggio della salvaguardia della salute dei cittadini. Non c’è dubbio che le peculiarità degli spazi di Umbria Fiere rispondano in maniera più efficace alle esigenze di un centro di vaccinazione di massa. Stiamo parlando di una struttura situata a poche centinaia di metri di distanza dall’uscita della superstrada, quindi facilmente raggiungibile in auto, con parcheggi funzionali e ampi spazi a disposizione, adatti ad evitare assembramenti, sia per l’attesa che per il post vaccinazione. L’idoneità di Umbria Fiere per questo tipo di emergenze sanitarie, tra l’altro – conclude Pastorelli – è stata già testata positivamente per l’esecuzione dei tamponi. Auspico che la Usl Umbria 1 e le autorità sanitarie diano riposta positiva al suo utilizzo”.