Sarebbe stata la carta d’identità, ritrovata poco distante dal corpo, a confermare quello che molti temevano. Sarebbe di Fabio Speziali il corpo ritrovato lunedì sera a Fontivegge. Il giovane, quarant’anni per quasi due metri d’altezza, era scomparso da Perugia mercoledì 5 giugno. Immediato l’appello dei familiari e il tam tam sul web, senza alcun esito. Fino a quello, tragico, di stamattina.
Dopo ore di mistero, nel primissimo pomeriggio di martedì la conferma che il corpo sarebbe quello di Speziali. Oltre ai documenti, corrisponderebbero anche i vestiti, una felpa nera, pantaloni scuri e scarpe da ginnastica nere. Come noto, ad allertare la Polizia (sul posto il pm di turno Mara Pucci insieme anche alla scientifica) è stata una telefonata, anonima.
La sorella di Speziali, residente nell’assisano, aveva mobilitato i vari gruppi locali, così come la redazione di Chi l’ha visto. “Doveva incontrarsi con la sorella ma a quell’appuntamento non si è mai presentato. Nell’ultima telefonata – spiegava il sito della trasmissione – ha raccontato di trovarsi ad Elce, e che da lì si sarebbe recato alla stazione Fontivegge per prendere un treno che lo avrebbe riportato a casa a Santa Maria degli Angeli. Il suo cellulare, un vecchio modello, ha squillato libero fino alle mattina di domenica 9 giugno prima di spegnersi. È stato poi localizzato lungo la strada regionale Pievaiola. Ha con sé – concludeva la descrizione – anche i documenti”.
Identificato il corpo, sarà comunque svolta l’autopsia. Il pm sta tuttora valutando, ma considerato che dalla morte dell’uomo sono passati cinque giorni, è molto probabile che servirà un esame per capire quale sia stata la causa della tragica fine di Fabio.