Oggi le università online propongono un ampio ventaglio di facoltà tra cui scegliere e il numero di anni necessario a conseguire un titolo è uguale alle statali
Seppure il numero di iscritti alle università telematiche sia in crescita costante e i vantaggi legati alla modalità di fruizione dei corsi siano indiscussi, c’è ancora chi mette in dubbio la validità degli atenei online, nonostante siano passati ben quasi 20 anni dall’istituzione di questi ultimi.
In tal senso va fatta una precisazione importante, non sempre chiara soprattutto alla luce delle posizioni contrastanti che si agitano in merito. Tra università tradizionali e telematiche non esistono differenze formali per quanto riguarda il percorso di studi, l’offerta formativa, la durata dei corsi e soprattutto la validità dei titoli conseguiti.
Questo significa che il titolo di laurea rilasciato da una delle 11 università telematiche riconosciute dal MIUR in Italia ha lo stesso valore di un titolo rilasciato da un ateneo tradizionale. Stessa cosa vale per la durata dei percorsi formativi e l’offerta didattica.
Anche le università online propongono ormai un ampio ventaglio di facoltà tra cui scegliere e il numero di anni necessario a conseguire un titolo è il medesimo di una università statale.
La vera differenza risiede tutta nella sostanza e nella modalità di erogazione dei corsi.
Quali sono le principali differenze tra università statale e telematica
Fermo restando che università tradizionale e telematica hanno in comune la valenza della laurea, il modo in cui sono organizzate diverge notevolmente e le allontana l’una dall’altra.
Studiare grazie agli atenei online, nella pratica, si traduce nella possibilità di frequentare le lezioni attraverso le piattaforme e-learning, in qualsiasi momento della giornata e in qualunque luogo.
Le lezioni, infatti, una volta registrate e caricate sulla piattaforma dedicata, sono a disposizione degli studenti 24 ore al giorno e 7 giorni a settimana.
Non esistono vincoli di frequenza obbligatoria in presenza, né ritmi dettati dai tempi dell’ateneo. Ogni studente può organizzare lo studio come meglio ritiene, seguendo le lezioni quando gli è più comodo, scaricare tutto il materiale didattico sempre disponibile ed interagire con gli altri studenti, i docenti e le segreterie in modo più agile.
Tutto ciò invece non accade nelle università tradizionali, dove vige l’obbligo di frequenza delle lezioni in presenza, interagire con docenti e segreteria è difficile perché gli orari di ricevimento si accavallano con quelli delle lezioni ed è necessario che ogni studente si ingegni da solo su come procurarsi il materiale didattico su cui studiare.
Le modalità di pagamento
Anche le università telematiche, come quelle statali prevedono ovviamente una retta da corrispondere all’ateneo, ma le logiche di pagamento sono diverse.
Mentre nel secondo caso, di solito, le tasse da pagare tengono conto dell’ISEE del nucleo familiare dello studente, le università telematiche richiedono lo stesso importo indistintamente, a tutti, seppure mettano a disposizione degli studenti altri tipi di agevolazioni e borse di studio, solitamente legate al merito e rendimento dello studente.
Va detto, però, che la possibilità di seguire le lezioni online tipica di una università telematica, in qualsiasi luogo, permette di abbattere i costi relativi agli spostamenti e all’eventuale trasferimento in una nuova città. Lo studente elimina, così, tutti i costi della vita da fuorisede, come vitto e alloggio, bollette e spostamenti.