Tira aria nuova all’Università di Perugia: il rettore Moriconi non manca un altro appuntamento con “la ricerca, il trasferimento tecnologico, il supporto all’innovazione, la didattica, l’orientamento e il job placement“. Sembra non voler perdere nessun aspetto infatti il nuovo protocollo di intesa, di durata triennale, siglato tra l’Università degli Studi di Perugia, Confindustria Umbria e Nestlé Italiana, sottoscritto a Palazzo Murena. In soldoni, per gli studenti dell’Unipg dei dipartimenti di Ingegneria, Scienze Agrarie-Alimentari ed Economia ci sarà la possibilità di fare tirocini, pre e post laurea, in Nestlé (attraverso il progetto di favorire l’occupazione per i giovani under 30), si apriranno nuove strade per la ricerca e verrà rinsaldato il collegamento tra Università, territorio e tessuto produttivo. “Il protocollo – ha commentato il rettore Moriconi – ha inoltre particolare valore e significato in quanto consente l’elaborazione di progetti condivisi fra il nostro Ateneo e l’azienda. È la conferma anche del proficuo rapporto che esiste, sulla scorta di una precedente convenzione, fra Università e Confindustria e che porta a nuove collaborazioni con le diverse aziende”. Lo stabilimento Perugina di San Sisto si trasforma così in “uno dei poli produttivi di eccellenza di Nestlé in Europa”.
Spostandosi sul lato legato alla ricerca scientifica, l’innovazione sembra ‘modificarsi’, questa volta non in senso positivo: sulle colonne del Corriere dell’Umbria viene riportata, infatti, la chiusura del polo di innovazione di Genomica, genetica e biologia nella sua sede perugina. O meglio, in Umbria resta la sede legale, così come alcuni laboratori, presenti dal 2010. Ad andarsene però è proprio il polo di genomica, che si trasferisce a Siena all’interno della Fondazione Toscana Life Science. In Umbria resta la ricerca sulle zanzare portatrici di malaria, come viene spiegato dallo stesso Polo. “La Piattaforma di Ecologia & Genetica del Polo GGB – si legge infatti sul sito del polo stesso – nelle sedi di Perugia e di Terni è impegnata in ricerca di avanguardia per il controllo dei vettori portatori di patologie. In particolare, il gruppo di ricerca del Polo GGB è impegnato nello sviluppo di zanzare geneticamente modificate per il controllo della malaria con il Progetto “Target Malaria” in collaborazione con l’Imperial College di Londra. Target Malaria è un consorzio di ricerca che ha l’obiettivo di sviluppare misure di controllo genetico contro i vettori di malaria ed è supportato da un finanziamento della Foundation for the National Institutes of Health (FNIH) attraverso una iniziativa della Bill & Melinda Gates Foundation. Le sedi di Perugia e di Terni dispongono di strutture tecnologicamente avanzate per il rilascio confinato di insetti geneticamente modificati e sono tra le più grandi di Europa”.
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