Potrebbe andare a giudizio presso la procura della Corte dei Conti dell’Umbria, il “caso Perugia”, che vede il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini chiamata in causa per un presunto danno erariale relativo al periodo in cui era rettore dell’Università per stranieri di Perugia. Danno che secondo Repubblica.it sarebbe di 420 mila euro.
Al momento non sarebbe stato notificato al ministro nessun avviso formale di citazione in giudizio da parte della procura umbra della Corte dei Conti che ha in corso alcune istruttorie che riguardano l’Unistra. Aspetto confermato anche dal Ministro proprio a Repubblica “Sono assolutamente serena e certa della bontà dell’operato mio e del Consiglio di amministrazione che all’epoca presiedevo. Mi preme sottolineare, tuttavia, che le iniziative legate all’istituzione di una scuola di Alta formazione internazionale della cucina italiana sono state approvate collegialmente dal suddetto cda. In attesa poi di comunicazioni ufficiali da parte della Procura umbra della Corte dei Conti, anticipo che ogni particolare sarà chiarito nelle sedi competenti”.
All’origine della vicenda, emersa a marzo di quest’anno, ci sono delibere del consiglio di amministrazione dell’ateneo, che risalgono al 2008, con le quali si è dato il via alla nascita della ‘Scuola internazionale di cucina italiana’ con sede in una proprietà dell’ateneo data a un affittuario che però non ha mai pagato l’affitto. Il progetto – spiegarono fonti ministeriali a marzo – in sostanza è morto ed è rimasto aperto un contenzioso tra l’università di Perugia e l’affittuario, trattato dalla sede distrettuale dell’Avvocatura dello Stato, per il recupero delle somme dovute.