L’Università per Stranieri punta ad incrementare il legame con le istituzioni cittadine e regionali, ma anche con i soggetti che si occupano di alta formazione. E mentre la rettrice dell’Università per Stranieri, Giuliana Grego Bolli, rivolge quello che è insieme un invito e un auspicio, ad ascoltarla, seduti in prima fila nell’Aula Magna di Palazzo Galleanga Stuart, ci sono il sindaco di Perugia Andrea Romizi, la neo governatrice umbra Donatella Tesei e il collega dell’Università degli studi, Maurizio Oliviero. Ma anche i colleghi provenienti dagli altri Atenei, con cui UniStra già collabora.
Alla cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri era presente anche il segretario generale della Farnesina, ambasciatrice Elisabetta Belloni, a testimoniare l’importanza strategica dell’Ateneo. “Faremo di tutto per sostenere l’Università per Stranieri di Perugia”, ha detto l’ambasciatrice, pur ricordando i limiti finanziari. Un’istituzione che nel 2021 celebrerà i cento anni di vita, in cui si è affermato come “polo di diplomazia culturale”. Ma che da subito vuole rafforza il proprio ruolo, a Perugia, in Umbria e nel contesto nazionale e internazionale.
Con Oliviero, Grego Bolli ha già iniziato a collaborare, per trovare “sinergie nei programmi e nei progetti”. In tempi in cui le risorse da destinare alla ricerca non sono molte, meglio mettere a sistema le competenze. E insieme, le due Università perugine, rivendicano il loro ruolo di “motore dello sviluppo” di Perugia e dell’Umbria.
La Stranieri, intanto, punta sull’integrazione tra sapere umanistico e nuove tecnologie digitali. Anche attraverso una revisione dell’offerta didattica, già avviata con l’attivazione del corso triennale in Lingua e cultura italiana in Digital humanities per l’italiano, confermato anche in questo anno accademico. Anche se poi è nell’internazionalizzazione che UniStra, ha detto Grego Bolli, deve continuare a trovare la sua linfa vitale.
Un intervento, quello del rettore Giuliana Grego Bolli, che si è concluso con “Viva l’Italia”. Parole sottolineate da un lungo applauso.