Bollette contestate e class action su Bps e Wolkswagen, l'impegno dell'Unc - Tuttoggi.info

Bollette contestate e class action su Bps e Wolkswagen, l’impegno dell’Unc

Sara Fratepietro

Bollette contestate e class action su Bps e Wolkswagen, l’impegno dell’Unc

Gli avvocati Giasprini e Sansi tracciano un bilancio dei primi tre anni di attività in città dell'Unione consumatori
Mer, 15/06/2016 - 16:04

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Bollette contestate, vacanze rovinate, ma anche ipotesi di class action sul caso Bps e su quello Wolkswagen: sono solo alcune delle vicende che vedono impegnata l’Unione nazionale consumatori (Unc), l’associazione attiva in Italia sin dal 1955 e che vede quali referenti locali gli avvocati Isabella Giasprini e Fabrizio Sansi. Da tre anni, infatti, l’Unc ha una propria sede a Spoleto (presso lo studio legale Sansi, in viale Trento e Trieste 52, accessibile su appuntamento al numero 0743.44734), in attesa di aprire uno sportello dedicato una volta a settimana. Tre anni di attività su cui abbiamo voluto fare il punto proprio con i due legali.

Le maggiori richieste – “Il 90% della nostra attività – spiegano Giasprini e Sansi – è relativa a questioni sulle utenze, come disservizi telefonici o bollette dell’energia elettrica o del gas. In questi casi, invece che lasciar perdere e pagare, ci si può rivolgere ad un referente: l’Unione nazionale consumatori è uno strumento che consente una mobilitazione attiva, con un intervento più celere rispetto ad una causa legale vera e propria. Spesso con un primo intervento dell’associazione si risolvere subito la problematica. Finora, tranne un paio di casi, quasi nessuna controversia è finita in giudizio, si è risolto tutto prima. Questo grazie alla settorialità che esiste all’interno della Unc, con dei consulenti attivi in settori specifici”.

Conciliazione paritetica – A questo proposito, per velocizzare le procedure e risolvere le controversie senza grossi costi, esiste la conciliazione paritetica, che prevede un incontro tra un rappresentante dell’Unc e quelli della società fornitrice in controversia con il cittadino, con il fine di trovare un accordo conciliativo e transattivo per tutelare le esigenze di entrambi. Si tratta di una fase stragiudiziale che, per quanto riguarda l’Unione consumatori, vede anche l’esistenza di protocolli d’intesa con compagnie telefoniche e fornitori di servizi a livello nazionale (compagnie aeree, Autostrade, assicurazioni, Poste, istituti di credito etc). Iscrivendosi all’associazione, quindi, si può usufruire della conciliazione e risolvere il proprio problema semplicemente.

Il caso Bps – A rivolgersi alla sezione cittadina dell’Unione sono stati anche alcuni ex soci e clienti della Banca popolare di Spoleto, dopo le vicende del commissariamento ed in particolare dopo le irregolarità (poi sanate) nelle procedure di istituzione dell’amministrazione straordinaria rilevate dai giudici del Consiglio di Stato. “Abbiamo raccolto – evidenziano i due legali – numerose iscrizioni per improntare una class action, è stata una fase di transizione dopo le sentenze dei giudici amministrativi. Tante comunque sono state le richieste di informazioni, alcune persone sono venute perfino da Udine, perché la gente voleva capire se c’era la possibilità di chiedere  un risarcimento danni. Questo anche perché abbiamo un consulente finanziario che opera gratuitamente per l’Unione consumatori, la nostra è una delle poche associazioni che mette a disposizione dei tecnici gratuitamente”. E a proposito di banche, l’Unc di Spoleto ha partecipato in qualità di relatore ad un convegno a Perugia su anatocismo e vessatorietà delle clausole presenti nei contratti bancari, “tema – dicono gli avvocati – su cui ci stiamo impegnando attivamente: spesso i contratti delle banche sono poco chiari e i cittadini si possono rivolgere a noi per chiedere chiarimenti”.

Class action su Wolkswagen – “Situazione simile – sottolineano Fabrizio Sansi ed Isabella Giasprini – per il caso Wolkswagen e le altre case automobilistiche a seguire, dopo lo scandalo emerso qualche mese fa. Abbiamo avuto parecchie richieste di informazioni su questa vicenda. Questi, almeno, sono stati i casi più impegnativi che ci hanno riguardato e con più risonanza, ma ce ne sono stati molti altri. Come ad esempio le opposizioni alle sanzioni al Codice della Strada, e un paio di casi di vacanze rovinate perché le mete prescelte non corrispondevano a quanto era stato prenotato”.

Come uscire dal sovraindebitamento – Altra attività che vede in campo l’Unione consumatori è il sovraindebitamento delle persone fisiche. “Pochi sanno – spiegano gli avvocati Sansi e Giasprini – che in questi casi, attraverso un aiuto professionale, si può redigere un piano di rientro dai debiti. C’è infatti una legge del 2012 che consente a chi è indebitato di rivolgersi ad un giudice tramite un professionista, per proporre un piano di rientro che poi deve essere avallato dal magistrato. E’ insomma possibile fare un accordo globale sui debiti che si hanno, come avviene già per le aziende. Attualmente stiamo seguendo un caso di questo tipo, siamo alla fase preliminare, ma ipotizziamo che sarà il futuro della nostra attività”.

Scoperto un furto di energia – Proprio grazie all’impegno dell’associazione, è stato scoperto un furto di energia ai danni di una madre di famiglia spoletina. La donna, infatti, aveva ricevuto delle bollette della luce esorbitanti – per un totale di oltre 10mila euro – e la compagnia erogatrice del servizio sembrava non interessarsi del problema. Così, attivata l’Unione consumatori, alla signora è stato consigliato di sporgere querela contro ignoti alle forze dell’ordine per un presunto furto di energia. E dopo le indagini questa ipotesi è stata infatti confermata. “La compagnia – sottolineano Giasprini e Sansi – ha preso atto della situazione ed ha annullato tutti i pagamenti, ricalcolando i consumi sulla media di quelli che erano prima del furto. La signora era disperata, è stata aiutata da noi anche in senso morale ed alla fine tutto si è risolto senza andare in causa con la compagnia di energia elettrica. Per noi è stata una bella soddisfazione”.

Come funziona l’iscrizione – Per poter usufruire dei servizi dell’Unc, è necessario compilare una scheda di iscrizione con un costo irrisorio, che poi da diritto ad una tutela per varie consulenze e ad un primo intervento legale con la controparte, una eventuale diffida. Poi l’associato, che rimane associato per un biennio, per ogni problema si può rivolgere a noi e viene seguito come socio, beneficiando di un trattamento privilegiato. Il cittadino quindi riesce ad ottenere un intervento più celere rispetto ad un intervento legale vero e proprio, con vantaggi sia sui tempi, quindi, che sui costi, spiegano i due avvocati spoletini.


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