Categorie: Istituzioni Spoleto

Unesco, il progetto formativo sui Longobardi arriva primo in graduatoria per la legge 77/2006

Il progetto didattico-formativo sui Longobardi, redatto dai Comuni che fanno parte del Sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774)” è risultato primo in graduatoria a seguito della procedura di individuazione degli interventi da finanziare a valere sulla Legge n. 77 del 2006 che prevede misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani inseriti nella lista del patrimonio mondiale posti sotto la tutela dell'UNESCO.
Quello presentato al MIBAC è un progetto che vede figurare Spoleto, insieme a Brescia, come responsabile tecnico. Si tratta di un programma didattico-formativo per insegnanti con strumenti didattici innovativi per l’educazione dei giovani ai valori della cultura dei Longobardi. Arrivando primo in graduatoria il progetto ha ottenuto il massimo finanziamento possibile, 277mila euro.

“Un risultato frutto di uno splendido lavoro di squadra all’interno dell’associazione Italia Langobardorum – ha detto il sindaco Daniele Benedetti – ma anche dell’impegno e della professionalità dimostrata dal nostro ufficio UNESCO che sta portando grandi soddisfazioni e che è un segnale forte per il futuro, nell’ottica di una strategia di promozione e di tutela del nostro patrimonio che darà un contributo fondamentale per far conoscere ancora di più nel mondo le nostre straordinarie testimonianze storico-culturali”.

Il progetto didattico-formativo ha come obiettivo la diffusione della conoscenza della civiltà e della cultura dei Longobardi con particolare riferimento al mondo scolastico. Le azioni sono diversificate e hanno l’obbiettivo di testare diverse modalità in base alla fascia scolastica alla quale si rivolgono, così da poterne valutare l’efficacia e selezionare le migliori, per poi estenderle ad altre scuole e ad altri territori comunque legati alla presenza dei Longobardi nella penisola, obbiettivo prioritario della struttura di gestione del sito, così da mettere a regime un modello di attività validate dall’Associazione, a garanzia della correttezza dei contenuti e della qualità.